Nigeria, in fiamme negozi dei cristiani

Abuja, 27 dic. – Estremisti islamici hanno dato alle fiamme almeno una trentina di negozi appartenenti a persone della comunità cristiana di Potiskum, nel nord della Nigeria. Secondo quanto riporta il quotidiano arabo ‘al-Quds al-Arabi’, ieri mentre i terroristi davano alle fiamme i negozi, centinaia di persone fuggivano per mettersi in salvo.

Sono stati incendiati anche un grande centro commerciale e l’abitazione di un capo della locale comunità cristiana. Intanto ieri centinaia di persone hanno partecipato a una messa nei pressi della chiesa di Madalla colpita a Natale dall’attentato rivendicato dal gruppo ‘Boko Haram’.

La nuova strage di cristiani avvenuta la notte di Natale in Nigeria “non deve essere una scintilla per una nuova ondata di violenza, spetta alla comunità internazionale fare di tutto per evitarla”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intervistato oggi da Radio Anch’io . Il ministro ha poi sottolineato come la Nigeria sia un “paese di grandissima importanza nell’intero continente africano e anche nel contesto più grande, tanto e vero che è parte del G20, ed è un paese amico dell’Italia, e partner essenziale nel rapporto economico e anche nella stabilità dell’Africa occidentale”.

Da quando, 15 anni fa, è “stata restituita al processo democratico” quindi la Nigeria ha avuto un ruolo “virtuoso”, con “un assetto democratico garantito sui piani dei diritti umani, delle tutela della libertà, che riconosce la libertà di religione, di manifestazione”. Ma in questo “contesto di fondo”, da alcuni anni nel paese si ha l’azione destabilizzante di “organizzazione metà setta, metà organizzazione militante” di Boko Haram “che ripete il modello di cercare di creare l’odio, la spaccatura tra diverse componenti della societa’”. Ma per adesso sembra un’organizzazione “con un sostegno forse ampio come messaggio ma da un punto di vista di militanza assolutamente contenuta”.

(Adnkronos/Aki)

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