Caro Napolitano, anche i meno abbienti nel loro piccolo s’incazzano!

“Necessari sacrifici anche per i meno abbienti. Scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia”.

Se queste parole le avesse pronunciate uno dei tanti inservienti della politica, basterebbe archiviarle insieme al solito bla bla bla che accompagna le nostre difficili giornate.

Le ha invece pronunciate il capo dello Stato, e allora cambia tutto. Napolitano avrebbe dovuto aggiungere, alla prima frase:”Poiché lo Stato è incapace di fare cassa urgente e immediata con altri percettori di reddito“.

Ma l’uomo del Colle ha fatto “Bingo” con la seconda, incredibile frase. Ha legato al sacrificio dei meno abbienti, che consumeranno sempre meno, lo sviluppo della nostra economia.
Chi ha grandi responsabilità istituzionali, soprattutto in momenti come quelli che stiamo vivendo, dovrebbe misurare le parole con la bilancia dell’orafo.
Invece, le dichiarazioni quirinalizie si susseguono a ritmi incalzanti e quotidiani. A Napolitano, noto cultore della lingua inglese, dovrebbe essere
familiare la frase:”Take it easy” (Prendila con comodo, oppure come dicono i nostri giovani romani “scialla” (Stai sereno).

Se il capo dello Stato se la prendesse con comodo, e riflettesse prima di rilasciare certe dichiarazioni (insomma …se “contasse fino a dieci”), renderebbe un servizio al Paese, ma anche alla sua credibilità.

A volte, anche i meno abbienti, nel loro piccolo, s’incazzano!

guglielmo donnini

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