129 mld euro – UE approva bilancio 2012, + 1,86% e aiuti alla democratizzazione mondo arabo

BRUXELLES – Via libera al bilancio Ue per il 2012. La plenaria del Parlamento europeo ha approvato le cifre finali e le priorita’: crescita, ricerca, formazione, occupazione, controllo confini e aiuti alla democratizzazione del mondo arabo. E’ previsto un aumento dell’ 1,86% per i ‘pagamenti’ (129,08 miliardi di euro) e del 3,8% degli ‘impegni di spesa’ (147,23 mld). Cifre che pero’ rischiano di non essere sufficienti. I governi si sono formalmente impegnati ad una eventuale revisione in corso d’anno.

Lo stanziamento per i pagamenti e’ pari allo 0,98% del Pil Ue e quella per gli impegni di spesa equivale all’1,12% del Pil dei 27. Gia’ quest’anno le risorse del bilancio 2011 pero’ si stanno rivelando non sufficienti. Il Parlamento ha dovuto approvare oggi uno stanziamento aggiuntivo di 200 milioni di euro per consentire pagamenti a fondi sociali e di ricerca. Dovra’ poi approvare un ulteriore emendamento da 38 milioni di euro per pagare gli aiuti promessi agli alluvionati del veneto ed ai terremotati spagnoli di Lorca. Nel bilancio e’ previsto anche lo stanziamento di 100 milioni di euro per finanziare il programma di ricerca sulla fusione nucleare fredda (Iter), ma saranno necessari ulteriori stanziamenti che saranno concordati con gli stati membri.

Grazie all’accordo raggiunto il 18 novembre scorso tra i mediatori di Parlamento e Consiglio e’ stato comunque evitato il braccio di ferro che lo scorso anno, dopo l’intervento a gamba tesa sul taglio alle spese del premier briatnnico David Cameron, rischio’ di portare l’Unione europea all’esercizio provvisorio.

Soddisfatta per il lavoro svolto la relatrice per il Parlamento, l’italiana Francesca Balzani (Pd), che pero’ ha avvertito – d’accordo con il Commissario Ue per il bilancio, Janusz Lewandowski – che il bilancio potrebbe rivelarsi non sufficiente.

Balzani ha quindi insistito sulla necessita’ per la Ue di ”dotarsi al piu’ presto di risorse proprie per finanziare autonomamente le sue politiche” riducendo la dipendenza dai contributi nazionali. Una necessita’ sostenuta anche dal capo dei mediatori del Parlamento, il popolare francese Alain Lamassoure, per il quale questa e’ ”l’unica strada percorribile”.

”Non ci sara’ un il bilancio pluriennale 2014-2020 – ha minacciato Lamassoure – senza un accordo politico sulle nuove risorse”.

Tra i soddisfatti anche il relatore ombra per il Ppe, Giuseppe La Via (Pdl), che segnala come la Pac e la politica di coesione ”avranno risorse adeguate” segnalando che le linee di bilancio per agricoltura e pesca potranno contare su impegni di spesa per 59,9 miliardi mentre agli interventi nei mercati agricoli saranno destinati 43,6 miliardi.

ansa

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