Camusso (CGIL): l’ICI possibile solo dopo la patrimoniale

ImolaOggi – “Il primo atto deve essere quello della patrimoniale, dell’imposta sulla grandi ricchezze perche’, altrimenti, si continua a incidere su quelli che hanno gia’ pagato”.

Cosi’ Susanna Camusso, segretario generale Cgil, a margine di un convegno a Genova, in vista della prima riunione del Consiglio dei Ministri del governo Monti, prevista domani.

“La prioprita’ che abbiamo indicato e che riteniamo sia fondamentale – ha proseguito Camusso – e’ che questo paese ha bisogno di equita’. Dal momento che lo stesso presidente del Consiglio ha proposto come primo tema quello della tassazione e del fisco, noi pensiamo che la prima scelta che si debba fare sia quella di spostare la tassazione su chi ha pagato poco o non ha pagato in questa crisi. Ovviamente – ha aggiunto il segretario generale della Cgil – diciamo che se si vuole lavorare sulla crescita bisogna partire dai temi dell’occupazione e qui abbiamo due versanti: uno e’ quello della politica industriale e delle scelte rispetto al futuro di questo paese e l’altro e’ la lotta al precariato”.

Rispetto alla ferma opposizione all’introduzione di una patrimoniale da parte del leader del Pdl, Silvio Berlusconi, Camusso ha affermato che “e’ una legittima opinione, che abbiamo conosciuto fin troppo bene in questi tre anni di costante negazione della crisi e di attacco alle condizioni dei lavoratori. Ma – ha concluso – penso che se si decide che questo paese deve affrontare la crisi e provare a superarla bisogna fare politiche diverse”. “L’Ici non puo’ essere il punto di partenza. Si puo’ fare un riordino della tassazione sulla casa, solo in conseguenza dell’aver cambiato la distribuzione della tassazione, quindi partendo da un’imposta sulle grandi ricchezze”.

Cosi’ il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito all’ipotesi di reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. “Sull’Ici, in realta’, c’e’ stata la cancellazione – ha proseguito Camusso – e poi l’introduzione di una serie di altre tasse. Noi non ci dimentichiamo che vanno in vigore per esempio i decreti del federalismo municipale, che prevedono una serie di tassazioni sulla casa. Non si puo’ pensare che sulla casa si carica qualunque cosa – ha ribadito il segretario della Cgil – senza un riordino della tassazione.

In secondo luogo, noi siamo, a differenza di altri paesi europei e nel mondo, un paese di possessori di case, perche’, a partire dai lavoratori e dai pensionati, quello e’ l’investimento che si e’ sempre fatto. Se e’ vero che la tassazione e’ aumentata sul lavoro dipendente e sulle pensioni, non si puo’ scegliere come strada quella che di nuovo carica la tassazione su questi soggetti. Si puo’ pensare ad un riordino della tassazione sulla casa solo in conseguenza dell’aver cambiato la distribuzione della tassazione, quindi partendo da un’imposta sulle grandi ricchezze. Non si puo’ pensare che l’unico problema nel nostro paese sia tassare il mattone, perche’ ci sono tante ricchezze patrimoniali e finanziarie che hanno la precedenza”. Rispetto alle rendite finanziarie, Camusso ha poi aggiunto che “e’ una delle cose per cui insistiamo sul ragionamento per cui per individuare le grandi ricchezze bisogna comprendere tutti i cespiti”.

agi

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