Imola: Haworth, settimana decisiva per il futuro dei dipendenti

Settimana decisiva questa di fine luglio per le sorti dei 69 dipendenti della Haworth. Ieri uno sciopero e un’assemblea nella sede di Persiceto (foto), venerdì nella sede di Unindustria a Bologna ultimo incontro tra sindacati e azienda per affinare il piano di ricollocazione del personale e di chiusura dello stabilimento i cui capannoni vicino all’A14 sono in vendita alla cifra di almeno 12 milioni.

«La chiusura di questo impianto di produzione -affermano i sindacalisti Nadia Trebbi (Fillea-Cgil) e Rodolfo Fusetto (Filca-Cisl)- era prevista già nell’accordo del 2009. Ora si tratterà di vedere come avverrà questa chiusura nel 2012 e se davvero la produzione sarà trasferita a San Giovanni».

In che modo avverà la chiusura di Imola? «E’ stata accertata la possibilità di proroga di un anno, per tutto il 2012, della cassa integrazione straordinaria a zero ore che scade a fine del 2011. Una proroga, però, sottoposta alla condizione di firma in bianco da parte dei dipendenti in esubero delle dimissioni volontarie non appena termina la cassa integrazione.

Poi ci sono i trasfertisti, una ventina cui l’azienda propone incentivi solo per tutto il 2012 che non superano i 200 euro al mese. La maggior parte di questi abita nel circondario e in queste condizioni, quanti accetteranno di farsi tutti i giorni 50 chilometri al mattino e 50 al pomeriggio per andare a San Giovanni?».

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