Su Raiuno: “Barbarossa. La libertà non si dona, si conquista” di Renzo Martinelli per il quale si è aggiudicato il Premio Oriana Fallaci.

Stasera su Raiuno la seconda puntata di “Barbarossa”. Definito un film leghista, ha avuto il minimo di pubblicità, come è successo con gli altri film politicamente scorretti (Katyn, Popieluszko…).

E’ ambientato nell’Italia del XII. L’imperatore Federico Hohenstaufen, detto “Barbarossa”, interpretato da Rutger Hauer, il 10 marzo 1162 invade Milano per controllare i comuni ribelli del Nord Italia e unire le terre del Centro e del Sud al Sacro Romano Impero. A cercare di ostacolare il suo sogno, un giovane milanese Alberto da Giussano (l’attore israeliano Raz Degan), pronto a tutto per difendere il suo comune e innamorato di Eleonora, Kasia Smutniak

Abbiamo avuto l’onore ed il piacere di assistere all’anteprima, il Backstage del nuovo Film del Regista Renzo Martinelli, “Barbarossa” durante il Memorial Oriana Fallaci a cui il Regista ha partecipato per l’assegnazione del “Premio Oriana Fallaci” con la seguente motivazione: ”Per la
professionalità e il coraggio nell’affrontare temi che contribuiscono mantenere vive le coscienze su argomenti considerati politicamente scorretti”.

Martinelli, ci parlò molto e con intensità del suo film, una produzione che non ha precedenti nella storia del cinema europeo. Girato in Romania, dove fu costruita un’intera “Milano medievale”. Il film è coprodotto  da Rai Fiction e Rai Cinema. Il cast è internazionale e va da Rutger Hauer (nella parte dell’imperatore Federico I Hohenstaufen, 1122-1190) a Raz Degan (in quella dell’eroe milanese Alberto da Giussano). Renzo Martinelli, ha voluto portare sullo schermo, “Barbarossa”, un uomo che con qualche tratto di umanità, sogna di riunificare i territori dalla Germania alla Sicilia, il Sacro romano impero fondato da Carlo Magno e, per conseguire il suo obiettivo, dovrà sottomettere la Pianura Padana. Il Regista, cerca di  sottolineare la meraviglia di quest’uomo, quando deve constatare che i padani non aderiranno al suo ideale di un impero universale, perché egli non comprende il senso di appartenenza a un territorio e il valore della libertà che questo popolo è pronto a difendere anche con le armi.Finalmente realizzerà anche il Kolossal in cantiere da tempo su Marco d’Aviano: “11 settembre 1683″. Il film dedicato alla figura di padre Marco D’Aviano, fondatore della “Lega Santa”, l’alleanza che l’11 settembre 1683 consentì alle truppe Cristiane di respingere l’assalto delle armate ottomane a Vienna. Martinelli, ha realizzato: ”Winners”, il film ufficiale che ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi e con il quale si è aggiudicato premi in tutto il  mondo. Sarahsara”, un lungometraggio ambientato in Sud Africa che racconta la vicenda realmente accaduta negli anni ’60 ad una bambina diversamente abile. “Porzus”, un strage fratricida tra partigiani. “Vajont”,  il film sulla tragedia avvenuta nel ’63. “Piazza delle Cinque Lune”, il film denuncia che dopo 25 anni riaprì il caso Moro. “La bambina dalle mani sporche”, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, tratto dall’omonimo romanzo di Gianpaolo Pansa. “Il Mercante di Pietre” che suscitò numerosissime polemiche per il conflitto tra Islam e Occidente, da parte dei buonisti, multiculturalisti e politicamente corretti, a causa del tema trattato. “Carnera The Walking Moutain” dedicato a Primo Carnera Campione dei Pesi Massimi di pugilato. “Barbarossa. La libertà non si dona, si conquista” il film fu presentato in anteprima nazionale nella splendida e mai più indicata cornice del Castello Sforzesco e di Piazza Castello a Milano che racconta la storia di Federico I di Hoenstaufen detto “Barbarossa”.

Federico Barbarossa e Beatrice di Borgogna re e Regina d’Italia” di Federico Rossi di Marignano (Ed:Mondadori), non è solo il titolo del libro che ci è stato gentilmente fatto omaggio alla conferenza stampa che si tenne al Cinema Odeon di Milano per l’uscita del film “Barbarossa” con il regista Renzo Martinelli e dell’attore Raz Degan, e che tra parentesi, ho letto nel viaggio di ritorno a Bologna, ma è soprattutto il libro a cui si è ispirato l’omonimo film “Barbarossa”, alla cui anteprima  nazionale al Castello Sforzesco, hanno assistito migliaia di invitati selezionati: personaggi importanti della Politica, della finanza e del mondo imprenditoriale, per non parlare dei comuni mortali come me, che ho avuto il piacere e l’onore di partecipare. Oltre 300 le persone in overbooking.

Ma torniamo al libro, che vi consiglio, lo potete ancora trovare in vendita nelle librerie. Racconta le gesta di uno dei conquistatori più temuti di tutti i tempi, Barbarossa appunto.

L’autore Federico Rossi di Marignano, che è stato anche consulente storico del film, ha l’abilità e la maestria di riportare il lettore indietro nel tempo facendogli rivivere alcuni degli eventi cruciali della storia italiana del XII secolo. Le vicende della Lega Lombarda, di Alberto da Giussano, del Carroccio, dell’epica lotta dei Comuni lombardi per la libertà dall’Impero, in una narrazione vivace e sapiente che sa mescolare passione, avventura
e rigorosa documentazione storica. Nel cast del film distribuito da 01
Distribution, sarà in tutte le sale cinematografiche italiane dal prossimo 9
ottobre, e vede la partecipazione di Rutger Hauer nei panni del Barbarossa, Raz Degan che interpreta Alberto da Giussano, Kasia Smutniak nel ruolo di una ragazza  giovanissima accusata di stregoneria. Cecile Cassel nel personaggio di Beatrice di Borgogna, inoltre il premio Oscar F.Murray Abraham nelle vesti di Siniscalco Barozzi.

armando manocchia

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