Donatori arabi, europei e non europei, per realizzare impianto dissalazione a Gaza

14 marzo – Se ne è parlato durante il Foro Mondiale dell’Acqua, in corso fino al 17 marzo a Marsiglia, nell’ambito della tavola rotonda organizzata dalla segreteria della UpM sul progetto di un impianto di dissalazione che ponga fine all’emergenza a Gaza.

All’incontro, informano fonti dell’UpM, hanno partecipato fra gli altri il primo ministro palestinese, Salem Fayyad, il rappresentante speciale dell’Unicef per i Territori Palestinesi Occupati, Jean Gough; il direttore dell’Autorità dell’Aqua Palestinese, Shaddad Attili; il segretario generale dell’UpM, Fahallah Sijilmassi, e il rappresentante della Banca europea di investimenti, Ioannis Kaltsas.

I vantaggi concreti che l’impianto di dissalazione comporterà per la popolazione di 1,6 milioni di abitanti della frangia di Gaza sono stati sottolineati da molti dei partecipanti al dibattito, assieme al fatto che il progetto riunisce un consorzio di donanti arabi, europei e non europei, per cooperare alla sua realizzazione. A margine della tavola rotonda, Fayyad e Sijilmassi hanno avuto un incontro bilaterale per esplorare le possibili vie di cooperazione fra l’Autorità Nazionale Palestinese e la Segreteria generale dell’Unione per il Mediterraneo, al fine di aumentare al raccolta di fondi necessari per la realizzazione del progetto a Gaza. (ANSAmed)

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