Gualtieri chiede a Ceb prestito di 300 milioni per sanità e navi quarantena migranti

Il ministero dell’Economia (Mef) e la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) hanno firmato un contratto di finanziamento da 300 milioni di euro per le spese sanitarie ed emergenziali legate al Covid-19. In particolare, il prestito coprirà le spese sanitarie e gli investimenti a sostegno delle attività di preparazione, gestione e ripresa delle attività messe in atto in tutta Italia in risposta all’emergenza Covid-19, dice una nota.

Tra i costi sostenuti con il contributo del finanziamento Ceb rientrano il potenziamento straordinario e temporaneo di ospedali e centri sanitari, l’arruolamento temporaneo di personale medico, il dispiegamento di volontari, l’assistenza sanitaria e sociale domiciliare e le unità navali per l’assistenza sanitaria ai migranti.

L’Italia è stata uno degli otto Paesi membri del Consiglio d’Europa che ha istituito la Ceb nel 1956 e con il 16,7% del capitale della banca è il primo azionista al pari di Francia e Germania. Ad oggi, la Banca ha fornito al Paese oltre 6 miliardi di euro di finanziamenti per una vasta gamma di investimenti sociali, dall’istruzione al miglioramento di varie infrastrutture pubbliche, legate anche alla prevenzione di terremoti e inondazioni, al sostegno alle Pmi.  REUTERS

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