Migranti, tunisini protestano sulla nave Azzurra

Non c’è pace per la nave Azzurra adibita alla quarantena dei migranti che sbarcano lungo le coste di Lampedusa e dell’agrigentino in generale. All’interno del mezzo appartenente al gruppo Grandi Navi Veloci, aumentano i casi di positività al virus e non mancano nemmeno le “azioni di rivolta” da parte degli stessi ospiti che così facendo contribuiscono a destabilizzare una situazione molto delicata.

La scorsa settimana, dall’hotspot di Lampedusa altri migranti sono stati trasferiti dentro la nave per un totale di 603. Ebbene allo stato attuale i casi di positività al virus dentro la nave aumentano: chiaro segno che il Covid 19 non conosce limiti e si diffonde sempre più fra chi non rispetta i limiti del distanziamento sociale e tutti gli altri comportamenti richiesti che hanno natura del tutto precauzionale.

E proprio durante il viaggio dall’isola maggiore delle Pelagie verso Trapani, zona designata nella quale la nave dovrà rimanere ormeggiata in rada, è accaduto l’impensabile: un gruppo di migranti tunisini hanno messo in atto un’animata protesta. I “manifestanti” temevano di essere riportati indietro, in un porto tunisino e hanno deciso di passare alle maniere “forti”. Fortunatamente il clima di tensione si è poi placato. Non è la prima volta che i tunisini pongono in essere forti azioni di protesta di questo genere a bordo delle navi quarantena. Anche a Porto Empedocle, sulla Moby Zazà, più volte e, per diversi motivi, gli ospiti hanno dato luogo ad un forte clima di tensione.   […]

Sofia Dinolfo – – www.ilgiornale.it

 

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