Migranti, Sardegna: tre tamponi su quattro sono sbagliati

CAGLIARI. Ma quanti sono davvero gli algerini positivi sbarcati sulle coste della Sardegna? L’ultimo aggiornamento ufficiale – stando alle cifre fornite dall’unità di crisi della Regione per il coronavirus – parlava di quindici nordafricani contagiati. Finora non si era sentito parlare di errori nei test. Invece oggi arriva la risposta del ministero dell’Interno all’interrogazione del deputato e commissario della Lega in Sardegna Eugenio Zoffili, che con un serie di interrogazioni aveva chiesto quali fossero le intenzioni del governo per bloccare i continui arrivi sulla rotta Algeria-Sardegna. Il documento del Viminale è firmato dal sottosegretario Achille Variati. E spiega che al 24 luglio erano risultati 4 positivi tra gli algerini. Almeno in un primo momento. Perché poi tre sono risultati negativi dal test successivo. Insomma: tre analisi su quattro erano sbagliate. Poi sono arrivati altri, risultati contagiati, ma sull’eventuale effettuazione di un tampone di riscontro non sono emerse notizie, visto che il ministero fornisce numeri bloccandosi a due settimane fa. E dal bollettino ufficiale della Regione non sono stati tolti contagi già conteggiati.

Il sottosegretario ha aggiunto che gli algerini arrivano in Sardegna a piccoli gruppi, a bordo di barchini così piccoli che non vengono intercettati dai radar più sofisticati. Così spesso vengono bloccati o dalle motovedette impegnate in Frontex oppure già a terra, sulla base di segnalazioni di cittadini. Una volta bloccati, spiega Variati, le misure di protezione sanitaria sono rigorose. E, assicura. il pattugliamento è stato rafforzato.

Una risposta che non soddisfa Zoffili. Che dice: “Il potenziamento delle azioni di prevenzione e contrasto citato dal sottosegretario, evidentemente non è stato attuato in misura sufficiente a contenere la portata del fenomeno, in quanto gli sbarchi proseguono”, è l’analisi, “la sorveglianza aerea e navale dev’essere attuata in modo più efficace, potenziando ulteriormente le dotazioni di uomini e mezzi per far sì che nessuna imbarcazione non autorizzata, che potrebbe trasportare come già avvenuto persone infette, possa raggiungere le coste della Sardegna, quindi dell’Italia e dell’Europa. Va schierata la Marina Militare”, è la conclusione di Zoffili.

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