Antirazzismo, paragona i vandali ai Talebani: bufera su Nigel Farage

Di Gerry Freda – – Nel Regno Unito si è abbattuta una valanga di critiche su Nigel Farage, a causa dei suoi commenti caustici sugli attivisti antirazzisti che stanno dando vita ultimamente ad assalti contro statue e simboli di personaggi storici da loro giudicati “imperialisti”.

Il leader pro-Brexit aveva infatti utilizzato negli scorsi giorni parole molto dure nei riguardi del movimento Black Lives Matter. Le contestazioni ai danni del politico britannico sono alla fine sfociate nell’addio di quest’ultimo al proprio posto di lavoro in radio. Egli, dal 2017, conduceva appunto, sull’emittente Lbc, il Nigel Farage Show, in onda cinque giorni a settimana e durante il quale commentava i fatti di attualità rispondendo alle telefonate degli ascoltatori.

A fare finire Farage nell’occhio del ciclone è stato un suo tweet del 7 giugno, con cui ha paragonato gli esponenti del movimento pro-minoranze ai fondamentalisti islamici.

Nel dettaglio, il messaggio da lui pubblicato sul web recitava: “Una nuova forma di Talebani è nata oggi nel Regno Unito. Se non ristabiliamo presto l’autorità morale, sarà impossibile vivere nelle nostre città”.

Il paragone tra i membri del Black Lives Matter e i Talebani era stato ideato allora da Farage, spiega Fox News, all’indomani dell’attacco, condotto a Bristol dai militanti antirazzisti, alla statua di Edward Colston, mercante e filantropo britannico coinvolto nella tratta degli schiavi.

Farage, dopo la pubblicazione del tweet, aveva quindi, evidenzia sempre Fox, rincarato la dose contro i militanti di Black Lives Matter, bollandoli, lo scorso martedì, come rappresentanti di un’“organizzazione marxista radicale che vuole abolire la polizia e smantellare il capitalismo”.

Dopo avere quindi precisato che il contratto tra Lbc e l’esponente pro-Brexit stava per scadere e che l’uscita di scena di quest’ultimo non sarebbe affatto un licenziamento, la radio londinese ci ha tenuto a ringraziare Farage per l’“enorme contributo” dato da lui finora all’emittente e gli ha contestualmente augurato “ogni bene”.

La prima reazione all’addio del politico nazionalista a Lbc è stata quella di James O’Brien, conduttore radiofonico impiegato presso la medesima azienda, che, afferma The Independent, ha esultato affermando: “Ci siamo ripresi la nostra radio”.

Su impulso delle polemiche innescate dalle dichiarazioni infuocate del leader anti-Ue, l’emittente Lbc ha alla fine annunciato che Farage non lavorerà più per la stessa. Il network, tramite Twitter, ha infatti comunicato, giovedì 11, l’addio del politico britannico al talk show in onda dal 2017, precisando immediatamente che lo stesso addio sarebbe stato deciso “di comune accordo”.

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