Rapine brutali, in un’ora manda 3 donne all’ospedale. Arrestato marocchino

Firenze – Rapine in centro: donne colpite in Via del Melarancio e Viale Fratelli Rosselli
In un’ora ha mandato in ospedale tre giovani donne assalendole alle spalle con delle bottiglie di vetro. Una serie di rapine messe a segno nel weekend, nella notte tra sabato e domenica, tra le stradine del centro storico e i trafficati viali nei pressi della Fortezza da Basso.

La prima vittima stava passeggiando in Via del Melarancio insieme ad un’amica quando, come si vede in un filmato, viene colpita alla nuca poco prima di Piazza dell’Unità italiana. Cade a terra e rimane tramortita tra i vetri infranti. L’uomo le sfila la borsetta e si allontana in direzione di via dell’Amorino. Scatta l’allarme, la teen ager, una 17enne straniera, finisce in ospedale dove riporterà una prognosi di dieci giorni per una ferita lacero-contusa al cuoio capelluto. Intanto le volanti della polizia,raccolte le descrizioni dell’individuo, cominciano a battere il centro a caccia di un soggetto nordafricano con indosso un giubbotto bicolore con una vistosa cicatrice sul volto.

Passa meno di un’ora. L’uomo colpisce di nuovo. Stavolta non in un angolo del centro, bensì di fronte alla tramvia, all’angolo tra Via Fratelli Rosselli e Via Guido Monaco. La modalità, anche questa filmata dalle telecamere di sicurezza del Comune, è analoga. Aggressione alle spalle, sempre armato di una bottiglia. Stavolta a farne le spese sono tre giovani appena scese dal tram. Ne centra con una bottigliata a testa e volto, quindi si accanisce contro le amiche. Una colluttazione con un tentativo di difesa disperata delle giovani.

Nella concitazione il malvivente riesce a sfilare un portafogli e si allontana, poi le ragazze gridano a squarciagola e chiedono aiuto. Sentite le urla il soggetto torna indietro e strappa anche il telefonino dalle mani delle ragazze, in moda da zittirle, così si chiude l’assalto. Le due ferite, di 21 e 22 anni, vengono soccorse dalle volanti e dal 118. Hanno riportato dieci giorni di prognosi e una frattura delle ossa paranasali.

Il cerchio delle volanti, dirette dal vice questore Alfonso Di Martino, si stringe mentre si scandagliano gli angoli del centro. Davanti alla stazione di Santa Maria Novella i poliziotti rintracciano il presunto aggressore. Gli abiti sono sporchi di sangue. E’ un cittadino marocchino di 26 anni che era stato scarcerato nell’ottobre del 2019 per una condanna per rapina.

L’uomo viene ammanettato e accompagnato al carcere di Sollicciano a disposizione del gip. Ieri il fermo è stato convalidato con l’applicazione della misura cautelare in carcere.

Si stanno svolgendo ulteriori accertamenti per capire se l’uomo possa essere coinvolto anche in altri episodi simili avvenuti in città negli ultimi mesi.

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