Manovra: 500mila euro in più ad associazioni partigiane

Difficile compulsare tutti i 4.500 emendamenti presentati alla Commissione Bilancio del Senato. In media ogni senatore ne avrebbe presentati 173, visto che in tutto i componenti sono 26. Ma è possibile dire che, come tradizione, qualche richiesta di modifica stravagante è spuntata anche in questo primo pezzo di iter parlamentare del Bilancio 2020.

Tra gli ordini del giorno delle commissioni di competenza, quindi in un passaggio precedente alla presentazione degli emendamenti, ce n’è uno che impegna il governo «a incrementare di 500.000 euro l’anno, per il triennio 2020-2022, l’importo del contributo a beneficio delle associazioni combattentistiche e partigiane». Un aumento del 30% degli stanziamenti concessi dallo ministero della Difesa ad associazioni come quella nazionale degli alpini. Ma anche e soprattutto all’Anpi, l’associazione nata dai partigiani delle formazioni comuniste, che oggi è soprattutto un’organizzazione politica e di testimonianza. Comunque, la prima beneficiaria dei fondi.

Nell’ordine del giorno si spiega che il supplemento di finanziamento deve essere concesso in vista del «settantacinquesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione». Ma anche perché «è un dato acclarato la recrudescenza, in Italia ed in Europa, di orientamenti e gruppi dichiaratamente razzisti, fascisti e xenofobi». Governo e Parlamento sono chiamati «a un supplemento di responsabilità per difendere valori e libertà della nostra Costituzione». Ordine del giorno accolto dall’esecutivo. Questo non significa che i fondi per le associazioni verranno effettivamente aumentate, ma un impegno politico del governo c’è ed è ufficiale.[…]

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