âDobbiamo ammettere che lâeuro è stato un errore. Ă giunto il momento di cercare una via dâuscitaâ. Nel giorno del primo discorso della neo presidente della Bce Christine Lagarde, fanno rumore le parole di Gyorgy Matolcsy, governatore della banca centrale ungherese, che dalle colonne del Financial Times chiede lâintroduzione di un meccanismo di uscita dalla âtrappola dellâeuroâ, una soluzione simile a quella contenuta nella prima versione del âcontratto per il governo del cambiamentoâ M5S-Lega pubblicata a suo tempo da HuffPost.
Per Matolcsy, è necessario liberarsi dal âdogma nocivoâ secondo cui lâeuro è stato il prossimo passo ânaturaleâ verso lâunificazione dellâEuropa occidentale. âLa valuta comune europea non era affatto normale, perchĂŠ quasi nessuna delle condizioni preliminari era stata soddisfattaâ.
âDue decenni dopo il lancio dellâeuro, la maggior parte dei pilastri necessari per una moneta globale di successo – uno Stato comune, un budget che copra almeno il 15-20% del Prodotto interno lordo totale della zona euro, un ministro delle Finanze della zona euro – mancano ancoraâ.
Secondo il governatore della banca centrale dâUngheria, la nascita dellâeuro non è stata che una âtrappola franceseâ:
âRaramente ammettiamo le vere radici della decisione sconsiderata di creare la valuta comune: è stata una trappola francese. Mentre la Germania si unificava, François Mitterrand, lâallora presidente francese, temeva un crescente potere tedesco e pensava che convincere il Paese a rinunciare al marco tedesco fosse sufficiente per evitare unâEuropa tedesca. Il cancelliere dellâepoca, Helmut Kohl, cedette e considerò lâeuro il prezzo finale per una Germania unificata.
Si sbagliavano entrambi. Ora abbiamo una Germania europea, non unâEuropa tedesca, e lâeuro non è stato in grado di impedire lâemergere di una forte potenza tedescaâ.
Poi però anche la Germania ha sbagliato, cadendo nella trappola di un euro âtroppo bello per essere veroâ e commettendo una serie di errori, prosegue Matolcsy.
âĂ giunto il momento di svegliarsi da questo sogno dannoso e infruttuoso. Un buon punto di partenza sarebbe riconoscere che la moneta unica è una trappola praticamente per tutti i suoi membri – per ragioni diverse – non una miniera dâoro. Gli stati dellâUe, sia allâinterno che allâesterno della zona euro, dovrebbero ammettere che lâeuro è stato un errore strategico. Lâobiettivo di costruire una valuta occidentale globale che competa con il dollaro era una sfida per gli Stati Uniti. La visione europea degli Stati Uniti dâEuropa ha portato a una guerra americana aperta e nascosta contro lâUe e la zona euro negli ultimi due decenni.
Dobbiamo capire come liberarci da questa trappola. Gli europei devono rinunciare alle loro rischiose fantasie di creare un potere in grado di competere con gli Stati Uniti. I membri della zona euro dovrebbero essere autorizzati a lasciare la zona di valuta nei prossimi decenni e quelli rimanenti dovrebbero costruire una valuta globale piĂš sostenibile. Celebriamo il trentesimo anniversario nel 2022 del trattato di Maastricht che ha generato lâeuro riscrivendo il pattoâ, conclude il governatore ungherese.

