Orfini vuole dare residenza e utenze a chi occupa case abusivamente

Il Pd vuole dare la residenza e la possibilità di allacciarsi ai pubblici servizi a chi occupa abusivamente le case. L’iniziativa è del deputato Matteo Orfini, da sempre al fianco dei movimenti per la casa.

Ad introdurre una vera e propria rivoluzione in questo ambito fu il governo Renzi, con il Piano casa presentato cinque anni fa dall’allora ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. L’articolo 5 della legge n.80 del 23 maggio 2014, infatti, prevede «che chi occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge».

Ecco, adesso Orfini vuole cancellare di colpo questa norma che fu introdotta come disincentivo ad occupare le abitazioni. Cinque anni fa i movimenti insorsero: «Ci staccano luce, acqua e gas – dissero – siamo diventati pericolosi socialmente». Con quella legge si tentò di porre un freno alle occupazioni, un problema in grande espansione soprattutto nelle grandi città e in particolare a Roma, dove solo allora si contavano un centinaio di grandi immobili occupati con all’interno centinaia di abusivi, molti dei quali in gran parte immigrati clandestini.

Il divieto di chiedere la residenza o le utenze si accompagnava alla necessità di intensificare gli sgomberi che, a dire il vero, furono effettuati solo in piccola parte. Già allora, Orfini, che all’epoca era addirittura presidente del Pd, condusse una sua campagna personale al fianco dei movimenti, arrivando a definire la legge varata dal suo stesso governo «eticamente intollerabile che non c’entra nulla con i principi di civiltà»… […]

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