Facebook chiude pagine legate a CasaPound, le reazioni del Pd

“CasaPound azzerata sui social. Bloccati i profili su Facebook e Instagram. Che succede ? È un fatto molto pesante, non può essere un caso, all’origine del quale devono esserci ragioni gravi. Vogliamo capire”. Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, esponente del Pd, dopo l’azzeramento dei profili social di CasaPound.

“Sono stati oscurati i profili social di Facebook e Instagram di CasaPound. Cosa è successo? Quali sono le motivazioni?”, si chiede, dai banchi dei dem, Alessia Morani.

“Per la prima volta Facebook e Instagram chiudono decine di pagine e profili di Casapound. Chi sparge odio e violenza non ha più campo libero sui social network. Adesso andiamo avanti con una normativa complessiva di prevenzione e sanzione dei linguaggi d’odio sul web”, scrive Valeria Fedeli.

“L’apologia di fascismo è un reato anche sui social. Chissà magari ora se ne accorge anche Salvini”, aggiunge il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci. “Tardi. Ma meglio tardi che mai. È l’unico commento che mi viene da fare alla decisione di Facebook e Instagram di chiudere decine di pagine e profili legati a CasaPound. L’apologia di fascismo in Italia non è un’opinione. È un reato”, scrive su Facebook il senatore Dario Parrini. ADNKRONOS

Uno striscione a caso…

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