Bologna, Festa dell’Unità: obiettivo 400mila visitatori

Parte la festa dell’unità: si torna al parco Nord, ospite anche M5S. Un occhio al nuovo Governo Pd-M5s a Roma e l’altro al portafoglio. Perché l’obiettivo di quest’anno è “almeno non perdere neanche un centesimo”. Ritorna così la Festa dell’Unità di Bologna nella sua storica location al Parco Nord.

La preoccupazione del Pd bolognese è mantenere i conti in ordine, dopo il buco (quasi un milione di euro) della fallimentare edizione dell’anno scorso in Fiera. E su questo punto lo storico organizzatore Lele Roveri, tornato alla guida della kermesse dopo sei anni, è molto chiaro: “Non si può chiedere a un partito di governare a livello nazionale o locale se non riesce neanche a organizzare una festa facendo utili”.

Dunque, “serviva un cambio di passo- afferma Roveri- siamo tornati al Parco Nord e a una festa di 25 giorni. Abbiamo fissato il pareggio a 1,65 milioni di euro e ci aspettiamo almeno 400mila visitatori. L’obiettivo minimo è non andare sotto di neanche un centesimo”. Secondo Roveri, la Festa dell’Unità “va gestita come un’azienda. Abbiamo risparmiato 300mila euro sui costi, ma l’unica soluzione per gli incassi è riportare la città alla festa”.

E per non lasciare nulla al caso, è stata stipulata anche un’assicurazione contro il maltempo che copre i mancati incassi. L’edizione di quest’anno dunque “guarda al passato ma con gli occhi al futuro- spiega Roveri- cercando di riportare alla festa i tanti che si sono allontanati negli anni“.

Il cambio di passo è sottolineato anche da Tosiani. “Il ritorno al Parco nord è stato fortemente voluto, è questa la nostra casa- afferma il segretario- e sono tornate tante realtà, come i sindacati Cgil, Cisl e Uil che per la prima volta saranno sotto un unico stand. La festa torna a connettersi alla città, sarà popolare e non populista”.

Per Rosy Davidde, segretario dei Giovani democratici, “la festa non può essere solo una sfilata del Pd, occorre una facciata diversa. Useremo il nostro stand per incalzare il partito e avvieremo una raccolta fondi per il rimboschimento attraverso la piattaforma ‘Nation Tree'”.

Arruolati per l’edizione 2019 circa 3.000 volontari, “non tutti iscritti al Pd- precisa ancora Roveri- il rapporto con le associazioni sopperisce alle normali defezioni per motivi anagrafici”.

www.bolognatoday.it

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