Corridoi umanitari, Sant’Egidio porta in Italia altri 58 profughi

Martedì prossimo giungeranno all’aeroporto di Fiumicino 58 profughi siriani dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Con loro saranno oltre 2.500 le persone accolte e integrate in Europa con un progetto della società civile totalmente autofinanziato, nato in Italia, ma poi adottato anche da altri Paesi.

«In un tempo in cui aiutare chi ha bisogno appare sempre più difficile, il modello avviato da Sant’Egidio e Chiese protestanti – e poi replicato anche con altre associazioni – dimostra che è possibile salvare dai trafficanti di uomini chi fugge dalle guerre e da situazioni di grande rischio per la propria vita: dal febbraio 2016 oltre 2.000 sono già arrivati in Italia (più di 1.500 dal Libano, altri 500 dall’Etiopia), oltre ai circa 500 giunti in Francia, Belgio e Andorra», sottolinea Sant’Egidio in una nota.

I 58 nuovi profughi saranno accolti da associazioni, parrocchie comunità e famiglie – che in alcuni casi hanno offerto le loro case – in diverse regioni italiane. In questo modo, grazie alla generosità e all’impegno volontario e gratuito di tanti italiani, sarà possibile avviare subito un percorso di integrazione che comprende l’apprendimento della lingua italiana per gli adulti, la scuola per i minori e l’inserimento lavorativo, una volta ottenuto lo status di rifugiato.

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