Strasburgo apre al reddito di cittadinanza: “Possibile co-finanziamento Ue”

Più fondi per la lotta alla povertà infantile e alla disoccupazione giovanile. E il possibile co-finanziamento di misure come il reddito di cittadinanza. Sono le novità del testo approvato dal Parlamento europeo, che chiede a Commissione Ue e Stati membri di aumentare i finanziamenti del Fondo sociale europeo plus (Fse+), che scatterà nel 2021. Per gli eurodeputati, il Fondo dovrà avere una dotazione di 120,4 miliardi di euro.

Tra le principali novità del testo c’è il programma “Garanzia per l’infanzia”: gli europarlamentari vogliono intervenire sulla condizione di povertà in cui vivono oltre 25 milioni di minori in Europa e sul conseguente rischio di esclusione sociale. “Un investimento di giustizia sociale”, ha dichiarato Brando Benifei del Pd, “molto importante anche per il futuro dell’Europa”. Benifei, relatore del testo ricorda infatti che il 26% dei bambini che vivono nell’Ue si trovano in tale situazione.

Il Parlamento chiede uno stanziamento di quasi 6 miliardi di euro solo per Garanzia bambini, aumentando l’intero bilancio del Fse+ per il settennio 2021-2027. Con la Garanzia si sancisce come principio chiave per l’Unione il diritto dei bambini a un’istruzione e alla protezione dalla povertà, ribadendo il dovere delle istituzioni di garantire pari opportunità.

Disoccupazione giovanile – Con il testo adottato dal Parlamento verrebbero inoltre raddoppiati i fondi per la disoccupazione giovanile rispetto alla precedente versione del Fse. Se approvata dal Consiglio Ue, la proposta del Parlamento aprirebbe la strada a finanziamenti incrementati di quasi il 20% rispetto alla proposta della Commissione. Si tratterebbe di una buona notizia per l’Italia, che in termini assoluti è il Paese che riceve di più a livello europeo.

Reddito di cittadinanza – Benifei ha inoltre sottolineato il potenziale co-finanziamento di programmi a sostegno dei poveri già in vigore negli Stati membri, come il reddito d’inclusione. Secondo l’esponente del Pd, anche il futuro reddito di cittadinanza potrebbe ricevere supporto dal Fse+, ma è necessario che rispetti alcuni requisiti. “A oggi mi pare che per la proposta del reddito di cittadinanza non siano chiare le coperture” ha dichiarato Benifei in conferenza stampa, spiegando che ciò rende più difficile l’erogazione di fondi europei in supporto del piano del Governo gialloverde.

L’europarlamentare dem ha definito il programma come “essenziale nel campo del lavoro, dei diritti sociali e dei giovani, delle persone con disabilità”. “Temo farà sentire la sua mancanza ai cittadini del Regno Unito in caso di uscita dall’Ue”, ha aggiunto Benifei.

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