Pisa: arrestati 23 spacciatori stranieri, giudice ne libera 22

Pisa – Alla fine sono quasi tutti a piede libero in attesa che sia il processo a decidere del loro destino. Nel mentre non potranno però ritornare in città perchè il giudice per le indagini preliminari ha disposto per loro il divieto di dimora nella provincia di Pisa. Si è conclusa così, almeno per il momento, l’operazione ‘Cavalieri 2018’, portata avanti dalla Procura di Pisa e dalla Polizia di stato per stroncare il traffico di stupefacenti nel centro cittadino. Un’operazione durata 40 giorni e che ha portato a 90 provvedimenti di arresto (scattati tutti ‘materialmente’ da lunedì scorso), emessi nei confronti di 27 pusher  che secondo gli inquirenti, gestivano il traffico di droga nella zona della stazione e sotto i loggiati viale Gramsci.

Di queste 27 persone di nazionalità magrebina, gambiana e senegalese, ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone, 4 sono ancora ricercate. Le altre 23, dopo essere state portate al Don Bosco, sono tornate tutte in libertà. Tutte tranne una, su cui pendeva già un ordine di arresto per reati analoghi.

Il giudice per le indagini preliminari, pur riconoscendo la consistenza degli indizi raccolti dagli inquirenti, ha però ritenuto che non ci fossero gli elementi necessari per giustificare la custodia cautelare in carcere degli indagati che così sono tornati in libertà. “Purtroppo – ha continuato Crini – la richiesta di arresto cautelare della Procura si è scontrata con una diversa interpretazione giurisprudenziale da parte del giudice che ha ritenuto gli episodi spaccio di piazza, per caratteristiche e circostanze, di lieve entità. Un giudizio che diverge dal nostro e su cui ci riserviamo di valutare anche un eventuale ricorso”.

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