Manovra, la UE respinge anche il deficit al 2,2%

EPA/OLIVIER HOSLET

Per evitare l’apertura di una procedura sul debito non bastano gli annunci il Governo italiano “deve prendere provvedimenti concreti” ma soprattutto serve una “correzione consistente” dei conti. Un taglio del deficit limitato allo 0,2%, infatti, “non è sufficiente” perché la distanza rimane “molto ampia”. Lo ha affermato in una intervista a “la Stampa” il vicepresidente lettone della Commissione Ue Valdis Dombrovskis

“È importante che l’Italia – ha esortato Dombrovskis- riconsideri la sua traiettoria di bilancio. Ne abbiamo parlato alla cena di sabato con il presidente Juncker e il premier Conte. È in corso un dialogo per trovare una soluzione”.

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“È importante – ha ammonito ancora – che ci siano provvedimenti concreti, tangibili. Perché la distanza tra gli impegni presi dall’Italia nella raccomandazione di luglio e l’attuale progetto di manovra è molto ampia”. E “come abbiamo detto più volte, serve una correzione sostanziosa”. E dunque un deficit al 2,2% “non sembra proprio” possa essere soluzione sufficienti, perchè al momento “siamo notevolmente fuori”.

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