Torino: vendono spiedini di topo e nutrie arrostite, nigeriani denunciati

È la comunità nigeriana la più ghiotta di nutrie: le fanno arrosto e le vendono come street food. Per loro è piuttosto normale. E la materia prima è facile da reperire, basta fare qualche passo e raggiungere le rive del Po: i tecnici provinciali con un sistema di previsione matematica ne contano, sul territorio, circa 10 mila. Così in barba ai (discussi) piani di contenimento delle nutrie, «cuochi» e «gastronome» nigeriane fanno che catturarle per mangiarsele.

Lo scrive la LA STAMPA

Gli agenti della polizia municipale di Torino, guidati dal comandante Emiliano Bezzon, alcuni giorni fa ne hanno sequestrate almeno una decina: conservate dentro cartoni appoggiati in strada, le nutrie arrostiste e infilzate erano pronte per essere vendute a pochi euro. Non solo loro: sono stati trovati anche spiedini di topi e pesci (probabilmente sempre provenienti dal Po) essiccati. A fugare i comprensibili dubbi degli agenti in merito alle specie esatte di animali preparati allo spiedo, ci hanno pensato i veterinari.

Gli «chef» nigeriani sono stati multati per la vendita non autorizzata delle nutrie e dei topi e denunciati (penalmente) per il pessimo stato di conservazione dei cibi: «C’è un serio problema sugli alimenti venduti per strada illegalmente o mal conservati, dalla carne al pesce, ma anche latte e pane» dice il comandante Bezzon, nella Commissione consiliare sul tema durante la quale si è parlato anche di sequestri di merce con marchi contraffatti. Numeri da record: «Nel 2017 abbiamo recuperato 1082 capi durante 297 servizi, 286 solo da gennaio a marzo per 113 blitz».

 

 

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