Antisemitismo a Berlino: ebrei presi a cinghiate e insultati in arabo

Brutto episodio di antisemitismo martedì sera in Germania: due ragazzi ebrei con la kippah sono stati aggrediti in pieno centro a Berlino da tre giovani, di cui almeno uno parlava arabo. Una delle vittime è riuscito a filmare la scena in cui si vede un giovane che grida «yahoud», ebreo in arabo.

Un portavoce della cancelliera Angela Merkel e il ministro della Giustizia Katerina Barley hanno parlato di «vergogna per la democrazia». «L’antisemitismo non deve avere un posto in Germania», ha denunciato Barley su Twitter, mentre il capo della diplomazia Heiko Maas ha parlato di attacco «intollerabile» richiamando le «responsabilità» per Germania contro gli ebrei. La lotta all’anti-semitismo riveste un’importanza particolare per il governo tedesco, che non dimentica il passato nazista.

I due giovani ebrei sono stati aggrediti in una zona esclusiva di Berlino. Intervistato da Bild, uno di loro ha denunciato l’inazione dei passanti. Secondo lui, il più facinoroso dei tre parlava «un dialetto siriano».

Non sono ebreo, sono un israeliano cresciuto in una famiglia araba“, ha dichiarato oggi il ragazzo di 21 anni, Adam, che ieri aveva denunciato alla polizia di essere stato vittima di un’aggressione con la cintura da parte di un coetaneo che lo chiamava “yahoudi”, o “ebreo” in arabo. In un’intervista alla Deutsche Welle Adam ha detto che la kippah l’avrebbe indossata come esperimento: un amico lo aveva avvertito che indossarla in Germania era pericoloso e voleva mettere alla prova questa affermazione. (ANSA)

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