Migranti, Torino: nuovo incendio a palazzine occupate del Moi

MOI, SECONDO INCENDIO DIMOSTRA LATITANZA APPENDINO. ORA I NUMERI, RIMPATRIO DI CHI NON E’ RICONOSCIUTO PROFUGO

“Questo e’ il secondo incendio che si verifica alle palazzine abusivamente occupate del Moi. Che cosa deve ancora capitare perché Appendino prenda in mano la situazione e liberi gli alloggi?
Dal Sindaco solo promesse e nessuna azione intanto una fetta di Torino e’ pericolosamente fuori controllo con rischio per l’incolumità di tutti” attacca Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, che prosegue
“Non intendiamo aspettare l’ennesima tragedia annunciata: dopo project manager, sgomberi cantine e ingressi murati siamo vergognosamente ancora all’anno zero. E’ stato un bluff siglato cinque stelle.
Ora fuori i numeri: quanti sono stati riconosciuti realmente profughi? Come è possibile che a distanza di anni ancora la situazione sia immutata?
Chiediamo una verifica immediata e straordinaria della reale condizione di chi e’ stato censito. Chi non ha diritto allo status di rifugiato venga rimpatriato. Torino ha già dimostrato di non essere in grado di sostenere tale emergenza”

Aggiunge il dirigente nazionale FDI Maurizio Marrone “non è un caso che le fiamme siano divampate proprio sopra le cantine sgomberate con costi pubblici milionari e subito rioccupate dagli immigrati: il Sindaco Appendino vuole aspettare di avere un’altra strage sulla coscienza prima di intervenire risolutamente?”

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