Il governo conservatore danese ha dichiarato guerra ai ghetti, ovvero quelle societĂ parallele presenti in molte cittĂ del Paese dove abitano in grandissima maggioranza persone di origine straniera.
Il premier Lars Lokke Rasmussen, accompagnato da diversi ministri del suo governo, ha presentato un pacchetto di misure che vuole impedire che troppe persone di origine straniera vivano negli stessi quartieri. Ma fra i 22 punti del pacchetto – precisa il quotidiano tedesco Die Welt – vi è anche quello che prevede che i reati compiuti in questi quartieri vengano puniti con pene doppie. “Crescere qui significa avere meno opportunitĂ nella vita che crescere altrove”, ha dichiarato Lokke Rasmussen alla conferenza stampa nel quartiere Mjolnerparken a Copenaghen, una delle aree interessate, “i ghetti devono scomparire”. Quindi, chi viene catturato nei ghetti per vandalismo, traffico di droga, furto con scasso o altre violenze sarĂ punito due volte piĂą duramente.
Inoltre le famiglie di immigrati saranno obbligate a mandare i bambini all’asilo e dei test di lingua garantiranno che i piccoli imparino il danese. Interi complessi edilizi saranno demoliti e l’insediamento da parte di stranieri in alcune aree sarĂ limitato.
Prima di varare il pacchetto, che deve ancora passare per l’approvazione parlamentare, il governo danese aveva commissionato uno studio sul problema. Risultato: 74.000 persone in un paese di 5,7 milioni di abitanti vivono in societĂ parallele. Diverse ong, l’opposizione piĂą a sinistra e alcune comunitĂ religiose si oppongono strenuamente a questa politica. (askanews)
