Capotreno aggredita da tre nigeriani senza biglietto, finisce al Pronto soccorso

 

Rovereto – Nuovo increscioso episodio sulla tratta Verona Brennero, successo sabato pomeriggio grazie al quale torna prepotentemente alla ribalta il problema della sicurezza sui treni.

Una donna 45 enne, capotreno del convoglio nel pieno delle sue funzioni, controllava il biglietto di tutti i viaggiatori, ma quando ha chiesto il biglietto a tre nigeriani sono cominciati i problemi.

I 3 si sono subito innervositi e uno ha cominciato a minacciare verbalmente e fisicamente la donna. Poi la cosa è degenerata, infatti la capotreno è stata spinta con violenza contro una parete dello scompartimento, colpita e graffiata con rabbia lungo tutto un braccio. Poi i tre sono furtivamente scesi dal treno e fuggiti a gambe levate.

La donna, completamente sotto shock e ferita, una volta arrivata a Bolzano si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di San Maurizio per una visita di controllo, denunciando quanto avvenuto. Dopo averla medicata e visitata, i medici hanno emesso una prognosi di una settimana.

Le forze dell’ordine hanno iniziato le indagini per scoprire i tre colpevoli.

Non è il primo episodio di aggressione al capotreno sulla tratta Verona – Brennero, sempre purtroppo adopera di immigrati, infatti nei mesi scorsi ne sono stati registrati altri, anche se non certo di una simile portata come questo.

Ogni giorno almeno un centinaio di giovani nigeriani partono da Verona per venire a elemosinare in regione o per spacciare. Sono organizzati tra di loro, salgono su un paio di treni regionali alla mattina presto e scendono a Rovereto, Trento e Bolzano. Nel primo pomeriggio sono di nuovo in treno per tornare a Verona.

Quasi nessuno di loro paga il biglietto.

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