Eluana Englaro, la Regione Lombardia risarcirà chi la volle morta

 

englaro

Il Tar – mercoledì 6 aprile – ha sentenziato: la Regione Lombardia deve a Beppino Englaro 142mila euro, risarcimento dei “danni  patiti” , così distribuiti: 12.965,78 euro di danno patrimoniale (647,10 per il trasporto della paziente in Friuli, 470 per la degenza e 11.848,68 per il piantonamento fisso), 30mila euro a titolo di «danno iure hereditatis per lesione dei diritti fondamentali della signora Eluana Englaro» e altri 100mila come danno non patrimoniale «da lesione di rapporto parentale».

Nel settembre 2014, il Consiglio di Stato aveva dichiarato illegittima la decisione della Regione che nel 2009  vietò la sospensione delle terapie per Eluana, costringendo la famiglia a trasferire la donna nella clinica – in cui furono sospese alimentazione e idratazione – “La Quiete” di Udine. La sentenza di ieri contraddice  la decisione presa dell’ex governatore Formigoni.

Il giorno stesso della morte di Eluana, il capo dello Stato Napolitano, che si era rifiutato di firmare il decreto per fermare l’eutanasia,  diffuse una dichiarazione nella quale così si esprimeva: «Dinanzi all’epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana».

Il silenzio, come tutti sanno, non è mai arrivato, i soldi sì.

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on “Eluana Englaro, la Regione Lombardia risarcirà chi la volle morta

  1. Sentenza disgustosamente incongruente con la verità. Ho trattato in pubblici dibattiti il caso Englaro, come un CASO DI ORDINARIA EUTANASIA, ma inutilmente. Sono profondamente stupito e amareggiato per LA SCARSA CONOSCENZA DEI FATTI e l’ignoranza bioetica dei giudici del TAR della Lombardia che hanno firmato una sentenza iniqua, faziosa e soggettiva.

Comments are closed.