Il papa crislamico ha mai letto Bibbia e Corano?

 

Il papa crislamico si è recato in visita nella Repubblica Centroafricana, Paese di oltre 4 milioni di abitanti, con una donna come presidente ad interim e il 50% della popolazione di religione cristiana, con prevalenza di Cattolici, cui seguono le confessioni protestanti, mentre il 35% della popolazione continua a mantenere credenze indigene. L’Islam è praticato ‘solo’ dal 15% della popolazione.

papa_giubileo

Tuttavia Francesco, il papa che vuole fondare una nuova religione, quella crislamica, si è recato in visita alla moschea di Koundoukou e, per la prima volta nella storia, ha addirittura aperto la Porta Santa del Giubileo a Bangui ed ha esortato cristiani e musulmani della Repubblica Centroafricana a restare uniti contro ogni violenza “che – ha detto Francesco – da una parte o dall’altra sfigura il volto di Dio”, affinché venga la spinta a spegnere i focolai di tensione in tutta l’Africa. “Insieme – ha proseguito il capo di Stato Vaticano – diciamo no a odio, violenza, vendetta, in particolare quella in nome di una fede o di un Dio”

E’ certamente il punto di vista di chi come lui, non conosce l’Africa e non conosce l’islam, ma soprattutto non conosce il corano e la shari’a.

papa-moscheaPapa in moschea

Invece di ascoltare quella cloaca clericale sempre più coinvolta in scandali finanziari e pedolifi, che lo manipola h24, farebbe bene ad ascoltare chi invece in Africa o in Medio Oriente ci vive e conosce l’islam e i musulmani, come conosce il corano e shari’a, ad esempio l’arcivescovo di Mosul Emil Nona il quale in una intervista ad Avvenire del 12 agosto 2014 disse: “La base è la religione islamica stessa: nel corano ci sono versetti che dicono di uccidere i cristiani, tutti gli altri infedeli. La parola “infedele†nell’islam è una parola molto forte: l’infedele nell’islam non ha dignità, non ha un diritto. A un infedele si può fare qualsiasi cosa: ucciderlo, renderlo schiavo, tutto quello che l’infedele possiede, secondo l’islam, è un diritto del musulmano. Non è una ideologia nuova, è una ideologia basata sul corano stesso. Queste persone rappresentano la vera visione dell’islam.â€

Oppure potrebbe ascoltare Padre Douglas Al Bazi parroco di Eilla ad Erbil che intervenendo al Meeting di Rimini o scorso 23 Agosto tra le altre cose ha detto: “Per favore, se c’è qualcuno che ancora pensa che l’Isis non rappresenta l’islam, sappia che ha torto. L’Isis rappresenta l’islam al cento per cento.†(…) “Vi imploro: non parlate di conflitto, è un genocidio.†(…) “Quando l’islam vive in mezzo a voi, la situazione potrebbe apparire accettabile. Ma quando uno vive tra i musulmani, tutto diventa impossibile.†(…)  “C’è chi dice “ma io ho tanti amici musulmani che sono simpaticiâ€. Si Certo. Sono simpatici, qui. Là la situazione è ben diversa.†(…) “Non imploro il vostro aiuto. Non sono spaventato, così come non è spaventata la mia gente. Credo che ci distruggeranno, alla fine. Ma credo anche che l’ultima parola sarà la nostra. Non rinunceremo mai a seguire la Croce.†(…) “Svegliatevi! Il cancro è alla vostra porta. Vi distruggeranno. Noi Cristiani del Medio Oriente siamo l’unico gruppo che ha visto il volto del male, l’islam.â€

Ma siccome questo papa parla più ai musulmani che ai cristiani, come se fosse il ‘Papametto’ loro, è bene che conosca anche il punto di vista di Hocine Drouiche, imam di Nimes nonché vicepresidente della conferenza degli imam di Francia che intervenendo a una conferenza sui cristiani perseguitati tenutasi al Parlamento Europeo lo scorso 1° luglio ha detto testualmente: (…) “Nel mondo i cristiani sono perseguitati, braccati, privati del lavoro, imprigionati, torturati, assassinati. Tutti i mezzi sono usati per costringerli a rinnegare la loro fede, compreso il rituale dello stupro collettivo, considerato in certi Stati come una forma di sanzione penale. Possedere una Bibbia è diventato un crimine, proibita la celebrazione del culto, si è tornati alle messe nelle caverne e dei primi martiri.†(…) “Vi è un islam, interpretato alla lettera, chiuso in sé stesso, che divide il mondo in bianco e nero, musulmani e miscredenti, fedeli e infedeli, amici di Dio e nemici di Dio. La nascita del fanatismo in un simile contesto è inevitabile. E i cristiani d’Oriente sono stati le prime vittime di questo arretramento culturale e civile in seno al mondo musulmanoâ€.

Francesco, capito mi hai?

Armando Manocchia @mail