DiMartedì, doppia gaffe di Paolo Mieli e Paola De Micheli, imbarazzo in studio

 

DiMartedì, la doppia gaffe di Paolo Mieli e Paola De Micheli con Luca Zaia e Giorgia Meloni: imbarazzo in studio

DEMICHELI-PD

 

Sagra delle gaffe a DiMartedì. Nel salotto di Giovanni Floris su La7 si affrontano Giorgia Meloni, Luca Zaia, il presidente di Rcs Libri e storico Paolo Mieli e la dem Paola De Micheli, sottosegretario all’Economia.

Si parla di gestione della crisi e austerity e proprio Mieli, che dovrebbe dare un giudizio critico sul dibattito in studio, scivola sulla buccia di banana. Rivolgendosi a Zaia e Meloni ricorda che anche loro hanno governato dal 2011 al 2013 sostenendo più o meno direttamente i governi di Mario Monti ed Enrico Letta. E i due interlocutori si scaldano: “La Lega è sempre stata all’opposizione”, ricorda il governatore leghista del Veneto. Anche la Meloni puntualizza: “Veramente sono uscita dal Pdl proprio perché ero in disaccordo con il sostegno a quei governi”. In effetti, la politica romana ha fondato Fratelli d’Italia insieme a Crosetto e La Russa nel dicembre 2012 (agli sgoccioli del governo Monti), dopo mesi di tensioni.

Secondo giro, secondo scivolone. Questa volta è la De Micheli ad attaccare frontalmente Zaia sulla questione degli impresentabili e delle magagne giudiziarie che coinvolgerebbero la giunta dello stesso Zaia. “Ci sono alcune inchieste…”, inizia la dem e Zaia s’infervora: “Mi faccia i nomi, mi dica quali inchieste”. La De Micheli balbetta: “Sei milioni sulla sanità”. “Ma lo sa chi ha fatto la denuncia? Io! – taglia corto Zaia -. Bisogna studiare sui libri, non sui bignami…”.

E Floris sfuma, annunciando l’arrivo di Matteo Salvini. LIBERO

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