Trieste: Bandita la parola “Gesù” dalla recita scolastica di Natale

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E’ bufera a TRIESTE  sulla decisione di alcune maestre della scuola primaria Luigi Mauro di via Cunicoli  di mettere tra parentesi la frase “Natale è la festa di Gesù” scritta da un alunno in una letterina destinata alla recita natalizia di fine anno. Peccato che il Natale sia proprio la festa per ricordare la nascita di Cristo, ma alle maestrine multiculturali evidentemente non importa.

L’accusa è partita da una mamma su Facebook “quella frase cancellata per non offendere chi non appartiene ad altre religioni, va invece ad offendere tutti coloro che festeggiano il Natale non come periodo di regali e vetrine ma come nascita di Gesù Cristo”.

I discorsi demagogici su multiculturalismo, interculturalità ed inclusività, vengono interpretati a proprio comodo rinnegando secoli di tradizioni. Fra i triestini c’è, ancora e fortunatamente, chi grida allo scandalo sostenendo che gli stranieri debbano rispettare la religione e le regole del Paese in cui si trovano e dove hanno scelto volontariamente di andare.

In realtà in questo caso gli stranieri c’entrano bene poco. C’entrano invece le esperazioni immigrazionistiche e autolesioniste di alcune insegnanti per le quali è troppo difficile capire che non si deve schiacciare qualcuno per favorire qualcun altro

LA SCUOLA E’ DI TUTTI, ANCHE E SOPRATTUTTO DEI CRISTIANI. LE MAESTRINE SE NE FACCIANO UNA RAGIONE

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4 thoughts on “Trieste: Bandita la parola “Gesù” dalla recita scolastica di Natale

  1. E’ il prezzo da pagare per avere governo e maestrte di sinistra . Italiani intergatevi voi alle altre religioni….

  2. Sarebbe ODIOSO ma tornare alla INQUISIZIONE è forse l’unico metodo. Con Paolo VI non sarebbe successo!

  3. Banditi ! !! Impedire i corretti festeggiamenti natalizi è discriminazione religiosa e non vedo perché non debba essere perseguita come tale!!!

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