Il marine che uccise Bin Laden esce allo scoperto. Il pentagono finge di infuriarsi

 

7 nov – Ha un volto e un nome il marine che ha sparato tre colpi in fronte a Osama Bin Laden, uccidendolo, durante il blitz nel compound di Abbottabad. Si chiama Rob O’Neill, 38 anni, originario del Montana. Il primo maggio del 2011, O’Neill uccise il capo di Al Quaeda. Finora la sua identità era rimasta segreta.

Secondo quanto riferito dal SITE, organizzazione che monitora i siti frequentati dagli integralisti islamici, su Twitter e sul forum di al-Minbar sono comparse foto di O’Neill accompagnate da messaggi in arabo e in inglese che invitano i “lupi solitari” a vendicare la morte del fondatore di Al-Qaeda.

L’ex Navy Seal, che ha lasciato le Forze Armate nel 2012 dopo 16 anni di servizio, ora lavora come motivatore. Il Pentagono non ha gradito le sue esternazioni. I marines, infatti, hanno un codice d’onore le cui regole fondamentali sono l’anonimato e la discrezione. Ma O’Neill, che parteciperà ad uno speciale in onda su Fox la prossima settimana, non è stato l’unico ad aver violato il segreto di quella missione.

Matt Bissonnette, uno dei 23 che presero parte all’operazione Neptune Spear in Pakistan, nel 2012 ha pubblicato un libro in cui descrive il raid nel compound di Abbottabad. E la settimana prossima ne uscirà un altro. Per la pubblicazione senza autorizzazione ha dovuto pagare al Pentagono 4,5 milioni di dollari di risarcimento.

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