Catastrofismo climatico, solo una bufala per tassare la popolazione

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14 magg .. Riscaldamento climatico : quando i governi falsificano i rapporti…

Durante un meeting sul clima a Berlino, Robert Stavins, professore all’università americana di Harvard, ha messo sotto accusa le manovre dei governi, delle istituzioni legate alle Nazioni Unite e delle diverse organizzazioni ecologiche per far credere al riscaldamento climatico e ai cambiamenti del clima.

Al meeting di Berlino il professore era uno dei due coordinatori di un rapporto chiave che sarebbe dovuto essere pubblicato dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il rapporto era legato alla cooperazione fra i paesi per la riduzione di emissioni di carbonio.

Nel gruppo di lavoro Stavins era affiancato da un altro scienziato e entrambi erano attorniati da una cinquantina di rappresentanti governativi. La maggior parte di questi funzionari aveva fatto notare che il rapporto non era conforme ai loro interessi e ai negoziati multilaterali che erano stati condotti in altre sedi.

Le conclusioni a cui giungevano i due scienziati disturbavano i loro piani ed era stato loro imposto di cancellare almeno i due terzi di quanto avevano scritto. Gran parte di questi politici stanno lavorando a un nuovo trattato che sostituirebbe il protocollo di Kyoto nel 2015.

Una delle conclusioni fatte da Stavins è che i rapporti sul clima sono essenzialmente dettati dai politici e i cittadini non hanno accesso alle vere informazioni. I rapporti sul clima che vengono pubblicati hanno poco valore scientifico, sono profilati da interessi politici e finanziari e servono a impaurire le persone facendo temere loro le cosiddette “catastrofi climatiche”.

In questo modo sono state già annunciate diverse false situazioni catastrofiche :

• La temperatura del globo è in aumento : è completamente sbagliato. La temperatura media del pianeta non si è mossa da almeno 17 anni.

• Il CO2 è responsabile del cambiamento climatico : è falso. Si sa che gran parte del CO2 serve alla crescita vegetale e che gli oceani ne assorbono in parte, il che porta alle precipitazioni di carbonato. I veri scienziati sanno che è il Sole che determina il clima.

• L’acqua degli oceani sale : sì, ma di pochi millimetri. Siamo ben lontani dalle previsioni catastrofiche che annunciano la scomparsa di intere regioni. In realtà l’altezza degli oceani ha sempre fluttuato nel corso dei secoli. Si devono rivedere le conoscenze sulle placche tettoniche e sul vulcanismo. La Terra è un pianeta tellurico, in apparenza i politici lo ignorano.

• I ghiacciai fondo al Polo Nord : sì, parzialmente, ma al Polo Sud aumentano la superficie.

Tutte le presunte calamità sono pretesti per tassare la popolazione : tasse sul riscaldamento, sul carburante, sull’energia elettrica, ecc, ha spiegato il professor Robert Stavins dell’Università di Harvard, una delle più prestigiose al mondo.

Fonte notizia: Ticinolive.ch

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L’effetto serra? Inventato per avere finanziamenti

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Uno studioso americano del Mit lancia dalla tribuna di Erice la sua tesi provocatoria

ERICE (Trapani) – L’effetto serra? Tutta una montatura dell’Ipcc, il gruppo scientifico internazionale dell’Onu che da anni studia gli effetti dell’aumento dell’anidride carbonica  nell’atmosfera. Dati di partenza arbitrari, calcoli sbagliati, conclusioni esagerate. Altro che febbre del pianeta, scioglimento dei ghiacci e inondazioni. male che vada, il termometro salirà appena di mezzo grado fra cento anni, senza effetti negativi di sorta.

Sono giudizi pesanti quelli che il professor Richard Lindzen lascia cadere dalla tribuna dei seminari sulle «emergenze planetarie» di Erice. Proprio mentre a Ginevra si discute come attuare la convenzione di Rio sul clima, che sollecita i Paesi industrializzati a ridurre le emissioni di Co2, e quindi l’uso dei combustibili fossili.

Provocazioni di un eretico in controtendenza rispetto a valutazioni maturate dopo anni di studio? La domanda è legittima, ma Lindzen replica «La certezza dell’effetto serra non può essere questione di opinioni. Si deve basare su dati scientifici legittimi. E allo stato attuale non c’è nessuna evidenza che l’uomo, con le sue emissioni, provochi fenomeni di surriscaldamento dell’ampiezza di quelli descritti dall’Ipcc».

Lindzen, look monacale, barba fluente e calvizie galoppante, ha al suo attivo un curriculum ineccepibile. E’ professore in fisica dell’atmosfera presso il prestigioso Mit, l’istituto di tecnologia del Massachusetts.

Dove sbaglierebbero gli esperti dell’Ipcc? «Prospettano per il 2100 un aumento medio delle temperature di tre-quattro gradi – risponde Lindzen – E arrivano a questa catastrofica conclusione dando per scontato che ci sarà almeno un raddoppio  di Co2 nell’atmosfera accompagnato da un “feedback positivo” da parte del vapor d’acqua: cioè una sorta di effetto moltiplicatore del surriscaldamento. Ma tutto ciò è arbitrario». Al contrario, secondo Lindzen, più che un feedback positivo ce ne sarà uno negativo: di solito, i sistemi naturali complessi reagiscono opponendosi alle variazioni  di stato. Rincara la dose il fisico del Mit:  non è escluso che chi soffia sul fuoco dell’effetto serra lo faccia per avere finanziate le proprie ricerche climatologiche, un settore che, prima dello spauracchio dell’anidride carbonica, riscuoteva scarso interesse da parte del management scientifico.

Lindzen non è nuovo alle invettive anti-effetto serra. Qualche anno fa fu quasi processato dai verdi americani per le sue posizioni estreme. Ma, dopo i più recenti rapporti, ultimo quello del Wwf  internazionale,, che conferma le preoccupazioni della comunità scientifica, ci si sarebbe aspettata maggiore cautela. E infatti cauta è la reazione dell’organizzazione dei seminari di Erice, il fisico Antonino Zichichi, il quale ha sottolineato la necessità di un approfondimento scientifico su un argomento che presenta ancora molti lati controversi. E che, a parte le posizioni radicali di Lindzen, sta suscitando discussioni anche tra coloro che condividono la tesi dell’effetto serra.

Franco Foresta Martin
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 23 agosto 1993

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