Mamma, papà e un bebè vivono in auto a Torino: “Qualcuno ci aiuti”

auto

TORINO, 16 genn – Un papà, una mamma e una bambina di quattro anni finiti a dormire per strada, dentro una macchina. Al freddo e al gelo. Una situazione agghiacciante che sfocia nella disperazione considerando che la coppia ha anche un neonato, appena otto giorni di vita.

Questa, in sintesi, è la storia di Fabio e Annalisa, 30 anni lui, 34 lei. Da alcuni giorni la famiglia vive dentro una Fiat Punto, prima per colpa di uno sfratto avvenuto a dicembre e poi per l’impossibilità dei parenti di dar loro una mano, un tetto, una speranza.

Entrambi non hanno più un lavoro. Annalisa lo cerca dal 2008, Fabio lo ha perso ad agosto del 2012. Un calvario insopportabile che ha portato la coppia a non riuscire più a far fronte alle spese di quella casa di via Elvo dove hanno vissuto fino a trenta giorni fa.

E senza i soldi pagare l’affitto è diventato giorno dopo giorno sempre più faticoso. “Così siamo diventati morosi – racconta Fabio -. Abbiamo pagato fino al mese di ottobre del 2012, poi abbiamo smesso e a forza di avvisi di sfratto ci siamo ritrovati senza più un tetto”. L’ufficiale giudiziario, infatti, non ha voluto sentire ragioni e ha dato loro il benservito.

today.it

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on “Mamma, papà e un bebè vivono in auto a Torino: “Qualcuno ci aiuti”

  1. Evviva il Governo Italiano evviva anche al PD partito dei poveri OPS mi ero dimenticato che era invece ora e il contrario che vergogna, mi dispiace che siete Italiani se eravate stranieri nemmeno c’era bisogno di fare questo appello già si mobilitava l’ esercito della salvezza, associazioni madame di carità ecc. io personalmente da pensionato non me la passo tanto bene, non posso aiutarvi ma se c’è qualche punto di riferimento rimedio una cinquantina di euro e posso inviarli volentieri, stringerò un po’ di più la corda ma per i ragazzi lo faccio di cuore.

Comments are closed.