La Boldrini accusa i media: non parlano della buona politica

boldriss25 ott – “Il buon comportamento dei parlamentari, in quanto seri, non fa notizia: non vanno in tv, non fanno titolo. Pagano il prezzo di una generalizzazione, ma la generalizzazione uccide, è la tomba della verità”.

E’ quanto afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo alla quinta edizione dell’iniziativa “Il volume della democrazia. Giornate del libro politico a Montecitorio”. Boldrini denuncia infatti come facciano “notizia invece soltanto le ruberie, il clientelismo, l’uso distorto del denaro pubblico, la corruzione. Oppure l’insulto, lo sberleffo, il disprezzo per l’interlocutore, e per questo in Aula troppo spesso il clima si surriscalda e trascende”.

La presidente chiede poi una riflessione anche “sul sistema mediatico. Un esempio: per la prima volta dal 1960 ad oggi diminuisce la dotazione chiesta dalla Camera allo Stato. E’ o no una notizia? Eppure si fa fatica a trovarla sui quotidiani di oggi.

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Perché le buone notizie non sono notizie: ‘good news, no news’”. “I comportamenti della cattiva politica – sottolinea Boldrini – producono un danno enorme alla democrazia: con questi atti si getta discredito su tutte le istituzioni e su tutte le persone impegnate nell’attività politica. Comportamenti come questi non possono essere tollerati”.

“Ma la politica – avverte la presidente della Camera – deve cambiare, deve mostrare umiltà, sobrietà, rispetto per le idee altrui, deve proporre programmi per i quali valga la pena impegnarsi. E deve alzare lo sguardo sui grandi problemi del mondo! Oggi le sfide sono globali, e dunque la politica o è globale o non è. Non si può più tornare alla situazione che c’era prima del 2008. Non si può tergiversare in polemiche continue e di corto respiro, quando c’è da rispondere alle grandi contraddizioni del nostro tempo: alla globalizzazione dei mercati, alla crisi energetica, alle continue violazioni dei diritti umani, al proliferare di violenze, alle conseguenze del riscaldamento climatico. Serve una politica che sia al passo coi cambiamenti – conclude – che non arrivi dopo di essi, come troppo spesso accade, perché la società nel frattempo è già andata avanti”. (ANSA, 25 ottobre 2013).

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3 thoughts on “La Boldrini accusa i media: non parlano della buona politica

  1. …Boldrini denuncia infatti come facciano “notizia invece soltanto le ruberie, il clientelismo, l’uso distorto del denaro pubblico, la corruzione.
    Ha detto tutto lei con queste frasi…
    L’italiano quello serio, quello che non si è fatto lobotomizzare dalla politica, ricorda solo ed esclusivamente le vostre continue ruberie, la casta, e tutti i vostri inciuci….

  2. Bene avete fatto a evidenziare le parole :
    —–>.. alle conseguenze del riscaldamento climatico..

    Questa e’ una bugia imposta dall’ IPCC organo dell’ONU.
    Bugia su cui son riusciti a costruire la follia della lotta alla CO2.

    Una lotta unilaterale che mette fuori mercato le nostre aziende costrette a chiudere o delocalizzare in paesi come la Cina l’India o gli USA dove della CO2 giustamente se ne infischiano, considerando le temperature medie globali INCHIODATE dal 1995.

    Ricordo le parole di Monti:

    …NON DOBBIAMO SORPRENDERCI CHE L’EUROPA ABBIA BISOGNO DI CRISI, DI GRAVI CRISI PER FARE PASSI AVANTI.
    I PASSI AVANTI DELL’EUROPA SONO PER DEFINIZIONE CESSIONI DI PARTI DELLA SOVRANITA’ NAZIONALI a un livello comunitario.
    E’ chiaro che il potere politico ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale POSSONO ESSER PRONTI A QUESTE CESSIONI SOLO QUANDO IL COSTO POLITICO E PSICOLOGICO DEL NON FARLE DIVENTA SUPERIORE AL COSTO DEL FARLE PERCHE’ C’è UNA CRISI IN ATTO VISIBILE E CONCLAMATA

    /———/
    E ricordo che l’Europa ha approvato il pacchetto Kyoto in un momento in cui era il nostro Mario Monti commissario della Ue:protocollo di Kyoto che ha le sue fondamenta nel surriscaldamento del pianeta ad opera dell’attività antropica.
    /—-/

    STESSA LINEA del Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy,che nel 2009 disse:
    “Il 2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del nostro pianeta”.

    /———-/

    Quello del (clima) e’ un aspeto considerato marginale dall’uomo della strada e dalla casalinga di Bologna impegnata a far quadrare i conti dellle bolllette.

    Invece e’ il cardine su cui son riusciti a creare questa crisi a licenziare il marito e a rendere disoccupato a vita il figlio.

    /—————/

    Concludo con le queste parole che non sono di Mario Monti.

    “Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale.

    La sovranità sopranazionale di una élite intellettuale
    di banchieri mondiali non deve scandalizzarci, è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli con disastrosi risultati”

    Per far cio’ serve una crisi:

    “Siamo sulla soglia di una mutazione globale.

    Ci manca soltanto una cosa: una crisi rilevante, e le nazioni
    accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale”

    David Rockefeller –

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