Anno 2011 – Enrico Letta ammette il colpo di mano sulla sovranità monetaria

.. è stata una svolta nella politica monetaria ed economica, questo ha voluto dire disaccoppiare, separare, ciò che un tempo -invece- era unito .. la politica monetaria la fa la banca di Italia e la politica economica la fa il governo ..

.. questo vuol dire che la banca di Italia non era più costretta  comprare tutte le emissioni di titoli di debito che faceva il tesoro..

.. la banca di Italia non era più costretta a emettere moneta (ndr: funzione di “prestatore di ultima istanza” per non fare aumentare il tasso offerto per interesse a chi compra i titoli di stato se manca un offerta alle aste sul mercato primario, che è quello di prima contrattazione, in particolare se il tasso di interesse supera una soglia concordata tra banca di Italia e ministero del tesoro) per riuscire a coprire ciò che il tesoro faceva ..

.. questo voleva dire responsabilizzare di più il tesoro e soprattutto voleva dire abbattere tentare di abbattere l’inflazione .. l’effetto fu che sull’inflazione questa operazione riuscì..

.. infatti l’inflazione dal 20% andò a finire al 5,4%.. sul terreno del contenimento della spesa pubblica ci vollero invece politiche successive .. perché quella decisione evidentemente non fu sufficiente .. se non ci fosse stata quella decisione innanzitutto non saremmo entrati nella moneta unica .. perché la separazione e la autonomia della politica monetaria è uno dei crismi da cui è nato il trattato di Maastricht (*) e quindi da cui oggi vive la moneta unica europea.

Oggi è importante e fondamentale .. anzi viene riscoperto questo ragionamento perché durante la crisi finanziaria ultima gli Stati membri hanno chiesto alla BCE di comprare obbligatoriamente i titoli di Stato e la BCE lo ha fatto in parte .. in parte questo dibattito è aperto .. quindi è una questione oggi completamente di attualità .. [la BCE ha rifinanziato prevalentemente le banche nazionali sotto il vincolo di obbligazioni garantite per la nostra parte dallo Stato Italiano che alla scadenza di tre anni si obbliga a coprire la restituzione con nuovi titoli pubblici se la banca nazionale non pagasse. Ma la Banca preleva denaro allo 0,5% mentre lo Stato Italiano paga circa -mediamente- sui titoli emessi il 5% ma in presenza di azioni di speculazione internazionale tale tasso potrebbe salire, mentre il Giappone o l’Inghilterra, o un generico Stato a moneta sovrana paga circa 1% nel periodo attuale:
Italia debito/Pil(22-7-2013)=130%, Giappone debito/Pil (30-12-2012)=236% ].

Oggi ribadire la autonomia della politica monetaria vuol dire anche ai governi nazionali mettete insieme le politiche economiche a livello europeo .. questo serve a tutti ..

.. rapporti straordinari se si pensa anche alla modalità che oggi è stata raccontata con la quale i due (Andreatta al tesoro e Ciampi – laureato in lettere e privo di ogni competenza in materia di economia – alla Banca di Italia) gestirono una vicenda tanto delicata .. LA GESTIRONO CON UNA GRANDE COMPLICITA’  sapendo che soltanto con una grande complicità tra di loro riuscivano poi a superare quelle opposizioni  della politica che guarda al corto termine che li avrebbe invece bloccati .. questo rapporto di grande complicità tra di loro è stato una delle cose che ho visto .. belle .. ma una complicità positiva per il bene dell’Italia per il servizio del Paese ..

enricoletta

 

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