Australia, stop ai barconi di immigrati. Saranno mandati in Nuova Guinea

imm19 lug – Kevin Rudd e Peter O’Neil, rispettivamente premier di Australia e Papua Nuova Guinea, hanno raggiunto un accordo definitivo in merito alla questione degli immigrati: il documento firmato a Brisbane consentirà il reinsediamento dei richiedenti asilo nel vicino stato-arcipelago, il quale è stato recentemente etichettato come uno dei luoghi più violenti del mondo.

Il primo ministro australiano ha dichiarato che “D’ora in poi i richiedenti asilo che arrivano in Australia via mare non avranno alcuna possibilità di stabilirsi nel nostro Paese come profughi, se saranno riconosciuti come profughi genuini, saranno reinsediati in Papua Nuova Guinea“. Questo accordo, valido per i prossimi dodici mesi e soggetto a revisione annuale, è frutto di una lunga lotta politica per contrastare il fenomeno dell’immigrazione che ha colpito il Paese negli ultimi anni.

La decisione ha fatto scalpore perché lo stato che ospiterà i nuovi profughi è travolto da una spirale di violenza: secondo l’Unicef i figli della Papua Nuova Guinea sono tra i più vulnerabili del pianeta, a causa dei tassi estremamente elevati di sfruttamento, brutalità della polizia e  detenzione di giovani delinquenti nelle carceri per adulti. Il Paese consente cinque forme di pena di morte, mentre sono ancora illegale l’omosessualità e l’adulterio.

Solo nell’ultimo anno, oltre 14 mila richiedenti asilo, in maggioranza iraniani, iracheni, afghani, hanno raggiunto l’Australia su barconi provenienti perlopiù dall’Indonesia. Circa 240 persone sono annegate durante i naufragi. Rudd ha descritto la decisione come molto dura, ma “la nostra responsabilità come governo – ha concluso – è di assicurare un sistema di sicurezza sui confini”. tgcom

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13 thoughts on “Australia, stop ai barconi di immigrati. Saranno mandati in Nuova Guinea

  1. Se castoro IRANIANI IRAKENI AFGHANI approdano in Australia dove non li vogliono, figuratevi se quando arrivano in Italia accolti con l’inno di mameli si preoccupano di non avere casa e lavoro.. ci penseranno LETTA.. BOLDRINI E KIENGE a sfamarli a spese degli italiani per il lavoro non c’è fretta, basta dar loro una diaria di 45 euro al giorno a vita in barba a coloro che dopo aver lavorato per 40 anni non arrivano a 1000 euro al mese di pensione….

  2. cazzo ma l’italia è una buca?? sembra cadono tutti qua! se altris tati no li prendono e lo possono fare lo possiamo fare anche noi
    Pensa male fai peccato ma ci prendi :FORSE I NOSTRI POLITICI SI ARRICCHISCONO CON QUESTI SBARCHI
    PENSO PROPRIO DI SI altrimenti non ci sarebbe nessun altra ragione

  3. I totally agree with Tina. I’m Australian and enough is enough. If you want to live here come through the correct channels like everyone else. What do you have to hide!

  4. It is about time The government stopped it as 98% are not real refugees and these are only bringing a lot of racial hatred with them and sueing our govenment for the deaths they have caused on the way. It is not just the boat people. Why should we have to put up with all their hatred and wanting to ruin australia. We are a free country when it comes to religion yet these boat people from Afghanistan wants to change all that. We say if you come to our country leave your hatred etc behind and live in peace. They are not doing this

  5. e’ evidente che i politici di li’ non hanno bisogno di nuovi voti alle prossime elezioni,

    1. Quello è il PD che è stato in grado di perdere nonostante avesse 10 punti di vantaggio sul PDL

  6. Fibalmente qualcuno ke difende il suo popolo e pensa alla sicurezza degli Australia ni! Qui in italia invece ci guadagnano i politici sulle nostre spalle! Siamo alla rovina basta! Basta barconi!

    1. Beh, certo mi pare giusto mandarli in uno stato civile e democratico come la P.N.G. come se mandassimo i nostri richiedenti asilo in uno stato come la Libia di Gheddafi… ops

      1. magari imparano a rispettare chi li ospita e se sopravvivono allora forse saranno in grado di rispettare anche noi.

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