BRUXELLES – Le nomine alla presidenza dell’Eurogruppo, al board della Bce e alla presidenza del fondo salva stati Esm saranno il primo punto nell’agenda della riunione dei ministri delle finanze di lunedi’ prossimo a Bruxelles. La discussione – riferiscono fonti – si preannuncia piuttosto ”calda’‘, soprattutto per il nodo irrisolto della sostituzione del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, il cui incarico scade il 16 luglio prossimo, e che blocca la girandola delle altre poltrone.
Fino a poche settimane fa, la candidatura piu’ probabile alla presidenza dell’Eurogruppo era quella del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ma il suo nome e’ ormai tramontato perche’ la Germania punterebbe alla presidenza dell’Esm, il fondo salva stati che sostituira’ il ‘vecchio’ Efsf’, per il quale si prospetta un ruolo molto piu’ importante in futuro. Berlino punta su Klaus Regling, attuale amministratore delegato dell’Efsf. Dal 30 aprile scorso, quando Juncker ha annunciato di volere lasciare, sono molti i nomi fatti per rimpiazzarlo: da quello del ministro dell’economia spagnolo Luis de Guindos a quelli dei premier italiano Mario Monti e del collega finlandese Jyrki Katainen.
Poi ancora, il tedesco Schauble e il francese Pierre Moscovici. Alcune voci hanno indicato anche il ministro delle finanze dell’Estonia, senza escludere quelli di Belgio e Olanda. Insomma, la maggioranza dei 17 ministri della zona euro sembra sia stata interpellata finora senza esito.
Se non ci fosse un accordo lunedi’, la presidenza del prossimo Eurogruppo potrebbe essere affidata ‘ad interim’ al ministro delle finanze di Cipro, paese che e’ nell’euro e che e’ presidente di turno della Ue fino alla fine dell’anno. Altro ostacolo a completare le nomine: la delusione della Spagna che resta senza posti importanti e che potrebbe usare il suo diritto di veto. ansa
