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NWO: NUOVO ORDINE MONDIALE Il 29 giugno 2009, Benedetto XVI pubblicò l’enciclica: “Caritas in Veritate”, in cui chiese un’autorità politica mondiale. Non vi è dubbio che ciò che propone il Papa è un vero Governo Mondiale. Infatti, anche nel suo discorso di Natale del 2005, chiese un Governo Mondiale, così come lo richiedevano i vari George Bush, Henry Kissinger, Gordon Brown e Mikhail Gorbaciov.
Ecco le Sue parole: «La globalizzazione ha certo bisogno di autoritĂ , in quanto pone il problema di un bene comune globale che necessita di essere perseguito… C’è una urgente necessitĂ morale di una nuova solidarietĂ , specialmente nei rapporti tra i Paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati. Le societĂ tecnologicamente avanzate possono e devono ridurre il proprio consumo energetico domestico, attraverso un’evoluzione sia dei metodi di che attraverso una maggiore sensibilitĂ ecologica tra i loro cittadini».
Questa fu la proposta di un “Governo Mondiale” che avrebbe usato l’aumento delle tasse e la riduzione dei consumi, non per un maggiore e migliore sviluppo dei popoli, ma per imporre un impoverimento generale nel quale sia le società tecnologicamente avanzate sia i Paesi in via di sviluppo verrebbero trascinati in una drammatica miseria con tutte le conseguenze gravi che questa necessariamente provocherebbe. Benedetto XVI dovrebbe ben conoscere i veri fini del Governo Mondiale, voluto dalla Massoneria e dai suoi Capi Incogniti ebraici, e questi “fini” non mirano certo ad “un bene comune globale”, ma allo spopolamento del pianeta.
E Benedetto XVI avrebbe anche dovuto sapere che tale Governo Mondiale, con l’imposizione di un’unica moneta mondiale, avrebbe finito con lo stritolare proprio i Paesi in via di sviluppo e quelli ancor più poveri. Il cardinale Ratzinger, anni fa, aveva conosciuto il Prof.Giacinto Auriti e la sua proposta della “moneta del popolo”; una moneta che verrebbe emessa dal Governo di ogni Paese senza creare indebitamento nei confronti di alcun potentato finanziario; una moneta che fungerebbe da leva per un sano, vigoroso e irresistibile sviluppo generalizzato in tutti i Paesi del mondo. L’uso della “moneta del popolo”, inoltre, renderebbe inutile qualsiasi imposizione di tasse perché, non creando debito e mettendo a disposizione del Governo e della Nazione le risorse finanziarie per le dovute spese e investimenti, eliminerebbe ogni ragione di prelievo di risorse dalla popolazione.
Perché, allora, Benedetto XVI, non propose questa soluzione per una “nuova solidarietà ” tra i popoli; soluzione che Egli ben conosce e che ha manifestato di apprezzare, in passato, durante i colloqui avuti col Prof. Giacinto Auriti?
