14 ott – ”Questa e’ una seconda tangentopoli. E’ inevitabile dirlo. La quantita’ di vicende rende evidente questo paragone con qualche differenza rispetto al ’92”. Ad affermarlo, a ‘Sky Tg24′, e’ il ministro della Giustizia, Paola Severino.
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. Si tratta, spiega Severino, ”di una seria di casi estremamente gravi anche perché questi fenomeni si innestano in un quadro di grande debolezza politica e di grandi bisogni del Paese. Lucrare sul denaro pubblico, mentre si chiedono sacrifici ai cittadini è di una gravità inaudita”. “Credo che chi ha compiti pubblici abbia doveri più stringenti e debba mantenere le cautele in modo rigoroso” aggiunge. La funzione pubblica ”comporta dei sacrifici” e questi sacrifici, precisa, ”vanno fatti nel nome dell’interesse pubblico”.
La corruzione, sottolinea, ”è un fenomeno dilagante, dannosissimo per l’economia e l’immagine del Paese. Bisogna combatterla con tutta la forza possibile”. Il disegno di legge, spiega Severino, ”punta a prevenire la corruzione e a colpirla con sanzioni efficaci”. Il testo, aggiunge, ”è sufficientemente condiviso”. ”Io credo veramente che il disegno di legge anticorruzione sia irrinunciabile”.
L’incandidabilità , sottolinea, ”è un tema importante nella legge anticorruzione. E’ importante evitare che tra i candidati ci siano persone condannate”. ”Il Governo si è impegnato a riempire questa delega entro un mese dall’approvazione della legge anticorruzione”. I candidati delle prossime politiche, sottolinea Severino, ”devono essere candidati che non devono essere stati condannati con sentenza definitiva”.
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