Educazione sessuale, Valditara contro le opposizioni: “Sfruttate i femminicidi. Vergognatevi”

Valditara

“È stato detto che con questo disegno di legge impediremmo l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, di informare i nostri giovani sui rischi delle malattia sessualmente trasmesse. È falso”

Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo alla Camera sul provvedimento sul consenso informato. Ed è scontro. La bagarre è scoppiata dopo che il ministro è intervenuto accusando le opposizioni di dire “balle”. “Sono indignato perché è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, sono indignato che voi abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi. Voi lo avete affermato: vergognatevi!“.

A queste parole le opposizioni hanno reagito duramente e il primo a intervenire è stato Andrea Casu (Pd) per un richiamo al regolamento: “Possiamo avere idee differenti ma il rispetto è dovuto a tutti e da tutti in quest’aula”.

La vicepresidente Anna Ascani ha diverse volte richiamato all’ordine i colleghi sia di maggioranza che di opposizione per calmare gli animi. “Ministro assuma il contegno degno di un ministro”, ha detto ancora Casu. Anche Marco Grimaldi di Avs è intervenuto per chiedere “formalmente di richiamare il ministro. Lei ha esordito dicendo che le opposizioni non hanno letto, una frase arrogante… Lei ha alzato i toni e deve chiedere scusa, è venuto qui a insultarci, a sfidarci, abbassi lei i toni perché è lei che sta provocando”. Per la maggioranza sono intervenuti Simonetta Matone della Lega e Mauro Malaguti di Fdi per respingere le accuse delle opposizioni.

Quindi Valditara ha preso la parola per chiarire: “Le mie affermazioni erano politiche, non personali. Mi dispiace se qualcuno di voi si è sentito offeso ma vi assicuro, e ribadisco, che questo disegno di legge non indebolisce in alcun modo la lotta contro i femminicidi e la violenza di genere, anzi nei nostri programmi scolastici e nelle nostre linee guida sull’educazione civica noi ribadiamo la centralità dell’educazione alla lotta contro la violenza di genere e ovviamente contro i femminicidi”.
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