Roma, bandiera della Palestina sul Campidoglio

bandiera della Palestina sul Campidoglio

La bandiera della Palestina svetta sul Campidoglio, la sede del municipio di Roma e tra i luoghi più iconici della Capitale

A issarla sono stati i consiglieri di Pd, M5S, Avs, Sinistra Civica Ecologista dopo l’approvazione di una mozione in cui trovano spazio anche il supporto alla Flotilla e la richiesta di interrompere ogni collaborazione tra le aziende partecipate dal Comune e aziende israeliane. Dopo la bocciatura di un primo testo presentato dai 5 Stelle il “campo largo” ha trovato la quadra. Fra qualche inevitabile polemica.

Il presidente della comunità ebraica: “Un colpo al cuore”

La bandiera palestinese che sventola sul Campidoglio è un “colpo al cuore per gli ebrei di Roma” ha commentato Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, nonché il segno che “la propaganda pro-Pal ha fatto breccia nel consiglio”.

“Una scelta di campo divisiva che non ci rappresenta né come cittadini, né come ebrei che hanno radici millenarie in questa città”, afferma Fadlun, “nonché una decisione che contrasta con la memoria dell’attentato alla Sinagoga, in cui terroristi palestinesi uccisero un bimbo di 2 anni, Stefano Gaj Taché, un ‘nostro bambino’ come lo definì il presidente Mattarella, e ferirono decine di ebrei. Ci stupisce e rattrista che la propaganda pro-Pal abbia fatto breccia nel consiglio comunale della nostra città”.

Si tratta, sottolinea il presidente della comunità ebraica di Roma della “stessa bandiera che viene sventolata nelle piazze pro-Pal, accompagnata dalle parole d’odio di chi vuole cancellare Israele e perpetuare l’orrore del 7 ottobre. Un simbolo che aggrava pericolosamente il clima di antisemitismo dilagante e alimenta l’incertezza in cui è costretta a vivere oggi la comunità ebraica di Roma”.

I consiglieri: “Roma sarà sempre un posto sicuro per gli ebrei”

A Fadlun hanno replicato con una nota congiunta i capigruppo di maggioranza in Assemblea capitolina: “Roma è e sarà sempre una casa sicura per gli ebrei che qui affondano le loro radici millenari” scrivono, “e sono parte costitutiva della nostra identità”.

E ancora: “La nostra città non smetterà mai di farsi portavoce di un impegno per la pace giusta e duratura, che significa anche esprimere con chiarezza la necessità di una soluzione politica che superi e condanni le scelte del governo Netanyahu e che ridia speranza sia al popolo israeliano che a quello palestinese”.
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