Il biglietto di Sempio: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”

Andrea Sempio

Oltre all’impronta del palmo vicino al cadavere di Chiara Poggi e al Dna della vittima nelle unghie, tra gli indizi raccolti dagli investigatori che indagano sul delitto di Garlasco ci sono alcuni biglietti scritti a mano da Andrea Sempio e recuperati tra la spazzatura dai carabinieri. Uno di questi foglietti, riferisce Repubblica, conterrebbe una frase inquietante: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”.

Anche se non c’è un riferimento diretto al delitto, per gli inquirenti si tratta di un’indicazione significativa. Gli scritti saranno ora analizzati dagli esperti del Reparto analisi criminologiche del Racis di Roma per tracciare un profilo psicologico. Mentre l’alibi dello scontrino del parcheggio sarebbe falso. E c’è anche uno strano malore da spiegare.

Il malore durante l’interrogatorio

Un altro aspetto al vaglio degli inquirenti riguarda il presunto malore di Andrea Sempio il 4 ottobre 2008, giorno in cui presentò lo scontrino del parcheggio datato 13 agosto 2007, usato come alibi. I pm Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza hanno scoperto un dettaglio finora ignoto relativo al secondo interrogatorio. Quel giorno, il 37enne, allora ventenne, accusò un malore durante l’interrogatorio. Fu necessario l’intervento di un’ambulanza, che prestò soccorso per ben 40 minuti. Eppure, questo episodio non venne mai inserito nel verbale ufficiale, redatto dai carabinieri Gennaro Cassese e Flavio Devecchi

. I due, ascoltati di recente, hanno dichiarato di non ricordare l’episodio. La conferma è però arrivata dai registri del 118, consultati dai magistrati. Un’ulteriore testimonianza è giunta dalla madre dell’indagato, Daniela Ferrari, che ne parlò inconsapevolmente durante conversazioni registrate dal programma “Le Iene”

Madre di Sempio: “In pochi in paese credono Stasi colpevole”

“In pochi credono davvero che Alberto sia l’assassino” ha detto la madre di Andrea Sempio, il 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, in una delle telefonate con l’inviato de ‘Le Iene’ Alessandro De Giuseppe. Una conversazione che – precisa la trasmissione Mediaset – risale a prima che l’indagine sul figlio diventasse pubblica. A ‘Le Iene’ la mamma di Sempio avrebbe anche riferito “di una presunta testimone che, il giorno prima dell’omicidio, avrebbe assistito a un litigio molto sospetto tra Chiara e la cugina (non indagata, ndr.), ma che non ne parlò né ai carabinieri né ad altri”
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