Vittorio Feltri: “Il famoso delitto di Garlasco avvenne circa 18 anni fa e le indagini durarono poco perché presero subito
Stasi, cioè il fidanzato della vittima e lo intortarono cercando di condannarlo, ma non ci riuscirono perché nel processo di primo grado il ragazzo fu assolto. Nel processo di appello successivo, naturalmente, pure venne assolto.
Poi arrivò arrivò la Cassazione e invece lo condannò a 16 anni di galera, è una cosa addirittura fuori dal mondo, perché condannare uno che è stato assolto in primo grado e anche in appello, significa che la Cassazione dà
degli imbecilli ai giudici dell’appello e di primo grado. Non ci vuol molto a a fare questo ragionamento.
Adesso sono passati tantissimi anni ed è tornata fuori la questione di Garlasco.
Adesso finalmente si sospetta che il condannato per il delitto sia innocente.
Io l’ho sempre saputo che fosse innocente, perché l’ho intervistato, interrogato, l’ho rivoltato come un calzino, per cui so benissimo che lui non c’entra niente, ma che lo sappia io non non significa nulla sul piano giudiziario.
Però adesso mi fa piacere il fatto che si stia rivalutando il caso e si stanno trovando tante manchevolezze nella indagine
che addirittura vengono i brividi. Quindi la nostra giustizia fa veramente orrore. Non sempre, per amor di Dio, non tutti i giudici si sono deficienti, questo non posso dirlo, però c’è una rappresentanza di fessi notevoli anche nella nella giustizia. E questa è la prova, perché adesso cosa succederà?
Forse non si combinerà niente perché a distanza di 18 anni, che indagini vuoi fare su un fatto accaduto 18 anni fa? Siamo veramente in una situazione che se non fosse tragica sarebbe comica, veramente comica. Quindi io mi auguro
che finisca presto questa storia e che Stasi venga liberato e non se ne parli più.
È meglio un un innocente libero che un innocente in galera.”