“Gli immigrati non solo non ci pagano le pensioni, ma ci costano”

reddito di cittadinanza agli immigrati

“Cari miei, la questione pensioni è molto semplice, se il tasso di natalitĂ  è sotto l’uno e gli immigrati non solo non ci pagano le pensioni ma ci costano, fra poco lo sbilancio pensionati/lavoratori non sarĂ  sostenibile se si continua a voler abbattere il debito per dare retta alla UE.
L’unica soluzione sarĂ  andare verso uno scenario “giapponese”, in cui il livello di debito non conta piĂą e una societĂ  di vecchi riesce ad andare avanti senza problemi, anzi, riservando gli onori del caso a chi ha piĂą esperienza.

Finché si sta nelle regole europee qualsiasi governo, per far tornare i conti, continuerà a limare le pensioni per due motivi: il primo molto banalmente perché è di gran lunga la principale voce di spesa dello stato e quindi qualsiasi altra spesa o taglio di tasse deve passare da lì, il secondo è che la differenza fra il vecchio sistema e quello che avranno gli attuali lavoratori, quando cominceranno ad arrivare le prime pensioni completamente contributive, non sarà socialmente accettato.

Le uniche differenze saranno che un governo di centrodestra tenterĂ  in ogni caso di preservare anche le pensioni alte (tanto gli elettori non apprezzeranno che li stiamo difendendo, anzi, grideranno al tradimento perchĂ© vogliono il 100% di rivalutazione, quindi le elezioni dopo come da tradizione staranno a casa facendo arrivare 👉) un governo piddogrillo che per ringraziarli azzererĂ  tutte le pensioni sopra il livello della “pensione di cittadinanza” in nome della “giustizia sociale”.
Cominciate a pensarci. Io sono per la soluzione Giapponese.”

Lo scrive su X il senatore Claudio Borghi (Lega).