Pavia: manifesti censurati perchè denigrano i “vaccini”

A due anni dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid un comitato ha chiesto di poter affiggere a Pavia una serie di manifesti per far riflettere su iniezioni che, fuori dall’emergenza e a detta di numerosi scienziati internazionali, possono davvero non essere l’unica strada possibile e nemmeno quella più sana o del tutto esente da rischi per contrastare il virus. Il Comune di Pavia ha vietato l’affissione di cartelloni recanti semplici domande: «Sei sicuro che la nostra salute sia la loro priorità?», «Hai fatto tre dosi, ti sei ammalato e hai contagiato. Sicuro di non essere stato ingannato?».

Stando a quanto riportato dal quotidiano La Verità del direttore Maurizio Belpietro, l’amministrazione comunale pavese ha spiegato che «il messaggio è denigratorio nei confronti delle scelte assunte dal Legislatore sovranazionale e nazionale adottate in periodo pandemico» e che «il contenuto racchiuso dal suddetto messaggio, veicolato attraverso un servizio pubblico comunale, si porrebbe in antitesi con la campagna vaccinale sulla cosiddetta quarta dose in atto da parte del Ministero della Salute, rivelandosi dannoso per la tutela della salute pubblica».

manifesti vaccini

Secondo i dissidenti sarebbe però stato censurato il sollevare dubbi legittimi e circostanziati e di certo non contrari al buon costume, perché potrebbe intralciare una campagna vaccinale su base volontaria. Vi ricordate il «Non ti vaccini, ti contagi, muori» dei tempi del governo a guida di Mario Draghi? Quel mainstream era giusto, dubitare oggi, statistiche alla mano, non lo è? (dal canale youtube ‘la voce pavese’)

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