(Adnkronos) – A Montreal, in Canada, si è tenuta la Cop15, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità . Nel corso della Conferenza che ha visto la partecipazione di delegati di 195 Paesi, è stato raggiunto un importante accordo che fissa gli obiettivi globali per proteggere e ripristinare la natura, garantire un uso sostenibile e stimolare gli investimenti in green economy.
Lo storico accordo denominato “Quadro Globale per la biodiversità Kunming-Montrealâ€, comprende 4 obiettivi principali e 23 traguardi o target da raggiungere entro il 2030 per arrestare e ove possibile invertire la perdita di biodiversità .
Tra gli obiettivi fissati vi sono: – Ridurre di 500 miliardi di dollari all’anno i sussidi governativi dannosi per la natura – Rigenerare almeno il 30% degli ecosistemi degradati – Mobilitare risorse pubbliche e private per almeno 200 miliardi l’anno – Dimezzare gli sprechi alimentari e ridurre il rischio dei fertilizzanti Uno dei punti più discussi e controversi emersi nel corso della Conferenza di Montreal, come era prevedibile, è stato quello delle risorse economiche, in particolare la questione dei sussidi governativi che danneggiano la biodiversità . Alla diminuzione dei sussidi dannosi deve corrispondere un aumento di incentivi positivi per la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità .
A tale proposito è stata prevista la nascita di un nuovo Fondo per la Biodiversità che dovrà essere disponibile dal prossimo anno all’interno del Global Environmental Fund, che da decenni sostiene investimenti sul clima e la natura concentrando risorse provenienti dai Paesi OCSE.
Per raggiungere gli obiettivi di tutela e rigenerazione ambientale nei prossimi 7 anni tutti i Paesi dovranno impegnarsi per conservare in maniera efficace ed efficiente superfici crescenti corrispondenti ad almeno il 30% degli ecosistemi terresti e acquatici degradati, anche attraverso azioni come la creazione di nuovi parchi e aree marine protette, la cessazione del consumo del suolo per cementificazione, lo stop alla deforestazione. Per sostenere queste e altre attività possono essere d’aiuto nuovi strumenti finanziari, come green bond e biodiversity credits.

