MILANO – “Quattro guardie giurate e un carabiniere mandati all’ospedale da un migrante senegalese ieri sera sulla 90/91″.
di Claudio Cataldo
La denuncia viene da Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e politico di lungo corso ora in Fratelli d’Italia. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato la foto di uno degli operatori dell’Atm aggrediti da un senegalese ieri sera intorno alle 20.15.
A raccontare il fatto a De Corato sarebbero stati le vittime della furia del senegalese. L’ex vicesindaco le racconta così:
“Ieri sera, verso le 20,15, cinque controllori e quattro vigilantes sono saliti sul bus all’altezza di piazzale Nigra e subito si è scatenato l’inferno. Un senegalese ha preso il ceppo fermaporta e ha spaccato un vetro, urlando e minacciando. Il personale Atm ha subito fatto uscite i passeggeri per metterli in sicurezza e nel frattempo le guardie hanno cercato di fermare l’uomo che si era messo alla guida dell’autobus, cercando di rubarlo. Dopo aver visto che non riusciva a metterlo in moto, si è scagliato contro i vigilantes brandendo il ceppo in ferro. Una delle guardie è stata colpita in pieno ed è giĂ una fortuna che sia ancora viva, le altre hanno cercato di soccorrere il collega e fermare il senegalese”.
Il risultato per il ferito sono la mano rotta e il naso timefatto per un totale di 25 giorni di prognosi.
La follia dell‘immigrato non si è certo fermata all’aggressione del primo vigilante. Anche i colleghi accorsi in soccorso della prima guardia colpita con la mazza di ferro sono state aggredite. Dopo una lotta corpo a corpo di qualche minuto, però, “sono riuscite ad ammanettare l’uomo a un palo del bus”.
Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno formalizzato l’arresto del senegalese. Secondo quanto emerge dal racconto di De Corato, il migrante sarebbe “risultato con precedenti” e non contento ha aggredito anche uno dei militari.
De Corato ora accusa l’Atm: “Insieme ai vigilantes e ai controllori, quando sono saliti sulla 90, non c’erano nĂ© carabinieri nĂ© vigili, vengono mandati allo sbaraglio. Quando ha fatto un giro di perlustrazione il direttore generale dell’Atm la sicurezza era maggiore. Queste sono le condizioni in cui lavorano i dipendenti Atm; per non parlare dei passeggeri, che sono obbligati ogni giorno a viaggiare in condizioni di grave pericolo anche in normali orari serali”. Poi conclude: “E possiamo dire che è andata “bene”, poteva essere una serata drammatica. Stiamo aspettando il morto per renderci conto delle condizioni in cui sono i mezzi pubblici a Milano?”.

