I Rohingya vogliono uno stato musulmano indipendente in Birmania

AFP PHOTO/PORNCHAI KITTIWONGSAKUL

KUTUPALONG (BANGLADESH) – I ribelli armati Rohingya vogliono creare uno stato musulmano indipendente dalla Birmania. Lo ha detto oggi in conferenza stampa il consigliere per la sicurezza nazionale della Birmania, Thaung Tun, spiegando che i combattenti ribelli musulmani dell’Esercito Arakan per la salvezza dei Rohingya (Arsa) sono gli autori degli attacchi di due settimane fa a polizia e forze dell’ordine (30 uccisi), all’origine della repressione e dell’ennesima tragedia che ora colpisce i civili Rohingya.

“L’Arsa vuole uno stato islamico indipendente dalla nostra nazione a forte maggioranza buddhista – ha dichiarato Thaung Tun – e le forze armate stanno usando il massimo della moderazione nelle operazioni militari contro di loro”, cercando di “salvaguardare i civili innocenti”.
Thaung Tun ha così risposto a chi ha accusato il governo birmano di aver sparato indiscriminatamente contro i civili e di aver compiuto razzie nei villaggi musulmani Rohingya. L’Arsa ha rivendicato gli attacchi armati antigovernativi. ansa

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Per la leader del Myanmar, il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, sulla crisi della minoranza musulmana dei Rohingya c’è molta “cattiva informazione” e ci sono molte “fake news”.

Suu Kyi lo ha detto al presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una conversazione telefonica, il cui contenuto è stato pubblicato sulla pagina Facebook dell’ufficio del premio Nobel, che è consigliere di stato. Suu Kyi ha spiegato a Erdogan, che aveva espresso preoccupazione per la minoranza musulmana nel Paese dopo le ultime violenze, che “al suo vicepremier sono state fatte vedere molte foto e notizie false, prese da altre parti del mondo e non a Burma“. La leader birmana ha aggiunto che questo tipo di “fake news” è “semplicemente la punta di un iceberg di cattiva informazione per creare problemi tra diverse comunità e con l’obiettivo di promuovere gli interessi dei terroristi“. (askanews)