
Questo trattato comprende due previsioni molto ragionevoli e perfino sagge in
astratto, ma disastrose nella realtà italiana odierna: conti in pareggio in luogo dei deficit del passato e il riassorbimento dell’enorme debito publico al ritmo del 4 per cento all’anno. Si tratta dunque di trovare altri 76 miliardi di euro nel primo anno, da aggiungere ad oltre 80 miliardi di interessi ammesso che i tassi migliorino ancora. Ma estrarre più di 150 miliardi da un’economia di circa 1,500 miliardi equivale a un micidiale dissanguamento.
astratto, ma disastrose nella realtà italiana odierna: conti in pareggio in luogo dei deficit del passato e il riassorbimento dell’enorme debito publico al ritmo del 4 per cento all’anno. Si tratta dunque di trovare altri 76 miliardi di euro nel primo anno, da aggiungere ad oltre 80 miliardi di interessi ammesso che i tassi migliorino ancora. Ma estrarre più di 150 miliardi da un’economia di circa 1,500 miliardi equivale a un micidiale dissanguamento.
A questo punto la domanda: perché Monti ha accettato l’impossibile il 9 dicembre scorso? [….]
Purtroppo chi ha un debito pubblico di circa 1900 miliardi, pari al 120 per cento del Pil, non può pretendere di fare una bella figura nel tagliarlo rapidamente e poi credere seriamente di non stare spingendo l’economia sugli scogli di una profonda recessione, con crescita sotto zero e disoccupazione in aumento. Monti lo sa benissimo. [….]