«Abbiamo sentito un gran rumore di vetri rotti e quando ci siamo avvicinati abbiamo visto Gabriele a terra, in una pozza di sangue». A parlare – scrive il Messaggero – sono i colleghi di uno dei quattro conducenti di autobus rimasti feriti nell’aggressione di martedì sera alla stazione Lido Centro.
«Erano circa le 22 – racconta un dipendente Atac- e mi stavo preparando per la prossima partenza, ma ho sentito prima le urla e poi dei colpi violenti scagliati contro uno dei mezzi di riserva, quelli che viaggiano solo in caso di necessità . Ho assistito alla scena del mio collega stava discutendo con un ragazzo che a tutti i costi voleva salire a bordo. Il giovane era alterato, ubriaco ha cominciato a picchiare duro contro le porte anteriori del bus. Un pugno dietro l’altro. Ma dopo l’intervento dell’autista e dopo che si sono accesi i toni, tutto sembrava finito. E invece è accaduto il peggio e la situazione è degenerata».
«In soccorso di quel ragazzo si saranno presentati una quindicina di persone – rivela Angelo, vice presidente dell’associazione Taxi Ostia- io ero nel gabbiotto ma quando ho sentito le urla mi sono precipitato. Gli autisti sono stati accerchiati. Gli aggressori erano armati avevano bottiglie rotto e qualcuno di loro ha tirato fuori anche un coltello. Sembrava un far-west».
«Erano tutti stranieri – aggiunge un altro tassista – spesso bivaccano sotto i portici. A volte giocano a pallone in strada e provocano di continuo. Sembrano i padroni della piazza. Uno di loro ha preso una bottiglia di birra e l’ha rotta in testa a uno dei dipendenti dell’Atac. Gli ha procurato ferite al viso. Il volto era coperto di sangue».
Le indagini sono affidate alla polizia.
